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L'ASCOM DICE NO AL NUOVO CENTRO COMMERCIALE AD ABANO

CENTRO COMMERCIALE DI ABANO TERME.
L’ASCOM, CHE HA SEMPRE CONTRASTATO IL PROGETTO, CHIEDE DI POTER INCONTRARE IL COMMISSARIO AVERSA.
“DEVE CONOSCERE TUTTI I PUNTI DI VISTA”
Anche l’Ascom vuol dire la sua.
“Per questo – annuncia il presidente mandamentale di Abano Terme – abbiamo chiesto al commissario straordinario Pasquale Aversa di essere ricevuti”.
L’argomento, ovviamente, è la costruzione del nuovo centro commerciale che dovrebbe sorgere in fronte a Villa Mocenigo Mainardi, ipotesi sempre avversata dall’Ascom che, sulla questione, si è spesa sia a livello di ricorsi al Tar che di contestazioni “fisiche” nel corso dei consigli comunali.
“Purtroppo – continua Ghiraldo – i bocconi velenosi disseminati sul terreno dall’amministrazione precedente e finita miseramente per intervento della magistratura, continuano a produrre effetti negativi. Per questo riteniamo che un incontro “ad hoc” col commissario straordinario sia quanto meno opportuno, se non altro per meglio rappresentare le ragioni del commercio di vicinato di un’area che non comprende esclusivamente il comune di Abano Terme ma anche quelli limitrofi”.
Che l’Ascom sia contraria all’apertura di nuove grandi strutture di vendita è notorio.

“Ovviamente – aggiunge il presidente provinciale dell’Ascom, Patrizio Bertin – la nostra è sempre stata, e sempre sarà, una battaglia sull’oggetto del contendere. In tutta la provincia ci siamo battuti, sempre e qualunque fosse il colore dell’amministrazione con la quale ci siamo scontrati, con gli unici obiettivi di tutelare il piccolo commercio che è garanzia di vivibilità dei nostri centri storici, viceversa destinati alla desertificazione e al degrado e, nel contempo, evitare ulteriore consumo del territorio già pesantemente cementificato”.

Un concetto, quest’ultimo, che nella battaglia contro l’istituendo centro commerciale di Abano Terme, ha sempre avuto un ruolo della massima importanza.
“E’ evidente – commentano all’unisono Bertin e Ghiraldo – che il turista (e le terme e i Colli sono zone ad alta tasso turistico) non gradisce la cementificazione selvaggia”.
Al commissario Aversa andranno dunque a dire tutto questo.
“Siamo convinti – concludono – che il commissario debba poter disporre di tutti i punti di vista e possa altresì valutare se un’iniziativa tanto “invasiva” per il territorio possa essere condotta in porto pur trattandosi di una scelta compiuta da un’amministrazione che non ha certo brillato per aver saputo fare gli interessi della collettività”.

 

Padova 19 gennaio 2017