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SPORT E IMPRESA CON MAURIZIA CACCIATORI E IL CFMT ALL'ASCOM DI PADOVA

SPORT E IMPRESA: L’INCONTRO ALL’ASCOM DEL CFMT CON MAURIZIA CACCIATORI CONFERMA CHE LA SQUADRA E’ FORTE SE E’ TALE
“A palla in aria non ci può essere nessun “tua”, deve esserci per forza un “mia”; deve esserci, da parte di ogni componente della squadra una presa di responsabilità”.
Ha parlato molto di pallavolo per parlare molto di impresa Maurizia Cacciatori, l’atleta simbolo della pallavolo femminile e una delle giocatrici più vincenti di sempre, nel corso dell’incontro organizzato dal CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario) e dall’Ascom nella sede dell’associazione in piazza Bardella.
L’obiettivo della serata di formazione era quello di aiutare a sviscerare un tema fortemente sentito dal management imprenditoriale, ossia la capacità di elaborare un pensiero strategico, di ispirarsi e di ispirare un pensiero forte, mutuandoli da una pluriennale pratica sportiva.
E la Cacciatori, anche per merito di Carlo Romanelli, esperto in organizzazione del comportamento organizzativo e sviluppatore del Wellness Management, sistema basato sull’equilibrio tra stress e benessere organizzativo, non ha deluso le attese di una sala gremita che non ha mancato di interfacciarsi con domande e considerazioni con la campionessa.

La quale, raccontando la sua esperienza di atleta, ha toccato i punti nodali dell’essere “squadra”.
Leadership, ma anche gestione del gruppo (senza sottovalutare il ruolo di chi sta in panchina), responsabilità personale nei confronti dei compagni (e quindi dei colleghi) sono stati altrettanti input che hanno consentito ai presenti di cogliere un valore fondamentale comune a sport ed impresa: quello che non bisogna mai mollare, nemmeno quando sembra che la sconfitta sia ineluttabile.
Ovvio, a quel punto, il richiamo all’impresa del Barcellona vincente sul PSG al 95° con una rimonta da consegnare agli annali.
“Perché – ha detto la Cacciatori, peraltro all’unisono con Rossano Galtarossa, l’oro olimpico padovano anch’egli in sala – anche se si può pensare che sia stato il PSG a perdere, è il Barcellona che ha vinto, perché la squadra e non solo i suoi leader hanno voluto vincere”.

 

Padova, 10 marzo 2017