CON LA MANOVRA CORRETTIVA NOVITA’ PER GLI F24 IN COMPENSAZIONE: PER LE PARTITE IVA STOP HOME BANKING
Tu chiamala, se vuoi, compensazione ma, in verità, è un’ulteriore complicazione burocratica che avvelena la vita del contribuente.
Con l’approvazione della manovra correttiva, dallo scorso 24 aprile i modelli F24 dei soggetti titolari di partita Iva che dovessero risultare a credito anche con compensazioni parziali, non potranno più essere presentati tramite i normali circuiti bancari, ma esclusivamente tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate (Fisco on line – Entratel)oppure avvalendosi di un intermediario abilitato.
“In pratica – spiegano all’ufficio tributario dell’Ascom, che è intermediario abilitato – già da tempo un F24 con saldo a zero deve essere presentato esclusivamente nella modalità sia dai titolari di partita Iva che dai privati cittadini. Nel caso invece la compensazione fosse parziale ma il saldo rimanesse a debito, da adesso le partite Iva devono seguire i nuovi dettati mentre i privati possono eventualmente avvalersi dell’home banking. Infine, quando il saldo è a debito e non ci sono compensazioni, anche alle partite Iva viene consentito l’uso dell’home banking mentre i privati possono ancora utilizzare l’F24 cartaceo con pagamento in banca, in posta, in tabaccheria, ecc.”
Insomma una, seppur mini, rivoluzione che si configura come una stretta sui rapporti tra Fisco e imprese.
“Non va infatti sottaciuto – continuano i tecnici tributari dell’Ascom – che in aggiunta alle nuove modalità di presentazione degli F24 c’è anche la riduzione da 15 a 5 mila euro del limite oltre il quale serve il visto di conformità per l’utilizzo dei crediti tributari afferenti a Iva, Ires/Irpef, Irap, ecc)”.
L’Ascom, ovviamente, è a disposizione di tutte le aziende socie che si trovassero nella necessità di affrontare queste nuove incombenze.
Padova 9 maggio 2017