PRIMA USCITA UFFICIALE ALL'ASCOM PER GLI ASSESSORI BRESSA (COMMERCIO) E (COLASIO) CULTURA-TURISMO.BERTIN: "MASSIMA COLLABORAZIONE PER UN SALTO DI QUALITA' DELLA CITTA'
"Hanno scelto l'Ascom i due assessori Antonio Bressa (commercio) e Andrea Colasio (cultura e turismo) per il loro primo contatto ufficiale col mondo delle associazioni di categoria. Davanti ad un buon numero di componenti il consiglio direttivo (per l'occasione allargato alle rappresentanze di vario livello) sia Bressa che Colasio hanno garantito il massimo impegno per una collaborazione che, al di là dei singoli momenti, potrà contare su una sistematicità che sola, a giudizio del presidente dell'Ascom, Patrizio Bertin, può consentire alla città quel salto di qualità che è nelle attese dei comparti del commercio, del turismo e dei servizi.Ma perchè i due assessori insieme?
"Perchè - ha sottolineato Bertin - commercio, cultura e turismo sono facce di una stessa medaglia e dalla stretta collaborazione dei due assessorati, con il supporto delle categorie economiche, possono nascere iniziative molto produttive".Una visione d'insieme condivisa dai due rappresentanti della giunta comunale che hanno anche espresso, per grandi linee, gli intendimenti di un'amministrazione Giordani che intende investire molto su commercio e turismo a partire dal prossimo Natale che dovrà essere, per dirla con Bertin, "un grande Natale".
Tassa di soggiorno (da mantenere come tassa di scopo a favore del turismo), centri commerciali (ce ne sono di già autorizzati, ma l'impegno è quello di non prevederne altri), grandi mostre (a partire dal progetto "Grande Guerra" e dalla valorizzazione degli affreschi trecenteschi) sono stati questi alcuni dei punti toccati dai due assessori, ognuno per le proprie competenze.
Qualche preoccupazione, poi fugata col passare delle ore, si è materializzata tra le file dei rappresentanti dell'Ascom quando l'assessore Bressa ha affrontato la questione China Ingross per il quale, in un primo momento, era sembrato si profilasse all'orizzonte il raddoppio poi ripetutamente smentito e ricondotto ad una richiesta di cambio di destinazione d'uso sul quale pende però la necessità di parcheggi che solo l'abbattimento di qualche capannone potrebbe consentire. "Nessun raddoppio - ha precisato poi Bressa - ed anzi l'impegno del Comune è massimo per evitare che la "cittadella dell'illegalità" (come anche questa volta l'ha chiamata il presidente Bertin) non si ampli e finisca così per rappresentare una concorrenza sleale senza confronti nel panorama nazionale".
Padova, 3 agosto 2017