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ABUSIVISMO NEL SETTORE RICETTIVITÀ: B&B FASULLI


SEMPRE PIU' AFFITTI BREVI, TALVOLTA SENZA ALCUN RISPETTO DELLE REGOLE. BERTIN (PRESIDENTE ASCOM): "RISCHIO CHE OFFRANO COPERTURA A DELINQUENTI E, ANCHE, A TERRORISTI"
L'Ascom l'ha messo nero su bianco nel documento che, in questi giorni, sta sottoponendo alle coalizioni e ai partiti che si presentano alle elezioni del prossimo 4 marzo: l'abusivismo nel settore della ricettività (leggasi affitti brevi) può prestare il fianco al terrorismo."Non è per fare dell'allarmismo gratuito - spiega il presidente dell'Ascom, Patrizio Bertin - ma siamo sinceramente preoccupati che negli improvvisati e mai autorizzati B&B fasulli dove non si pagano tasse e dove non si registrano i clienti, possano fare base elementi che potrebbero se non essere annoverati nel lotto dei potenziali terroristi, di sicuro esserlo in quello degli effettivi delinquenti".
Il pensiero va a episodi molto recenti che hanno visto appartamenti di Padova in complessi di piazzale Stazione e via Bernina essere affittati a personaggi poco raccomandabili e comunque in spregio a qualsiasi forma di legalità."Ovviamente questi sono i casi limite - continua Bertin - mentre non sono affatto casi limite, ma sono molto diffusi, quelli che vedono l'affitto breve diventare un'attività semi-professionale, un modo di alleggerire il carico di imposte e spese legate alla casa, magari in attesa della vendita".
Alla base di tutto c'è, naturalmente, internet che mette in relazione domanda e offerta e che per la piattaforma più famosa, Airbnb, ha avuto il merito di aiutare i locatori a "integrare il reddito" o "mantenere la proprietà", mentre per Federalberghi, la federazione degli albergatori di Ascom Confcommercio, il 58% degli annunci è pubblicato da persone che gestiscono più alloggi, il che fa dire loro che è concreto il rischio di evasione fiscale, che dove va bene mancano standard minimi di qualità che tutelino i clienti e, dove va male, in gioco finisca per esserci la sicurezza dei nostri centri urbani.
Anche in questo caso, così come avviene per Amazon, internet sembra essere un formidabile elemento per evadere il fisco. Un'evasione che riduce i prezzi e, conseguentemente, fa schizzare verso l'alto il gradimento per questo tipo di alloggio.
Qualche dato può essere utile alla comprensione del fenomeno: Airbnb, ad esempio, ha visto crescere gli annunci pubblicati dagli 8.126 del 2011 ai 354mila dell’anno scorso; ancora più importante il trend di crescita rispetto al 2016: +53,9% su base annua.
Di più: l’Istat, nel periodo 2010-16, ha calcolato che gli arrivi nelle strutture alberghiere siano cresciuti del 13,7%, mentre in quelle extra-alberghiere (compresi case vacanze, B&B e campeggi) l’aumento sia stato del 37,3 per cento.
"Purtroppo - evidenzia il presidente dell'Ascom - sulla falsariga della filosofia di Amazon che ha sì riconosciuto di avere una stabile organizzazione in Italia, ma che grazie al transfer price è riuscita a spostare gli utili in Lussemburgo dove la tassazione è più favorevole, Airbnb ha fatto spallucce di fronte all'obbligo di ritenuta per gli intermediari, introdotta in Italia con la manovra di primavera 2017, da un lato adducendo (essa che gestisce "il mondo") che non era in grado di calcolare le ritenute e, dall'altra, facendo ricorso al Tar.
In pratica una sorta di "disobbedienza civile" che non mi pare abbia dato seguito a provvedimenti di alcun genere mentre invece, se un nostro albergatore o un nostro B&B "regolare" salta di un giorno la scadenza di un tributo, scattano immediatamente le sanzioni".
Per finire Bertin lancia un appello."Mi rivolgo ai condomini - conclude il presidente dell'Ascom - che nel loro stabile notano strani andirivieni in assenza di delibere condominiali che abbiano autorizzato un inquilino ad affittare per brevi periodi l'appartamento a terzi. In quel caso li invito a segnalare la cosa alle forze dell'ordine. Uno scrupolo in più può evitare spiacevoli conseguenze un po' per tutti".

PADOVA 22 FEBBRAIO 2018