Home

DAL 25 MAGGIO IN VIGORE LA NUOVA PRIVACY: RISCHIO MULTE SALATISSIME


DAL 25 MAGGIO IN VIGORE LA NUOVA PRIVACY COL RISCHIO DI MULTE SALATE (FINO A 20 MILIONI DI EURO) ANCHE PER LE PICCOLE IMPRESE.
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): "SERVE UNA MORATORIA DELLE SANZIONI"

Che veramente tuteli la privacy (visti i trascorsi di Facebook & Co.) sarà tutto da dimostrare.
Come sarà da dimostrare se mai potrà limitare l'uso dei social agli under 16.
Di sicuro il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (leggi: nuova privacy in vigore dal 25 maggio prossimo) servirà a comminare multe salatissime alle imprese: fino a 20 milioni di euro oppure il 4% del fatturato annuo dell’impresa (è questo il massimo importo delle sanzioni pecuniarie per i trasgressori).
"Ed è per questo - dichiara il presidente dell'Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin - che serve una moratoria delle sanzioni".
Qualcosa sul tipo di ciò che ha già deciso la Francia e che comunque dovrebbe essere oggetto di un decreto visto che il regolamento comunitario lascia aperte parecchie questioni.
A cominciare dalle semplificazioni per le medie, piccole e micro imprese.
"Per una volta - continua Bertin - l'Italia non sia "più realista del re" e non adotti "sic et simpliciter" ciò che arriva da Bruxelles. Per cui, in attesa di un governo che governi, quello ancora presieduto da Gentiloni eviti di far gravare sulle imprese provvedimenti sanzionatori che possono essere utilmente evitati introducendo un "periodo di flessibilità" durante il quale più che a punire si pensi ad "educare" alla corretta gestione dei dati".
Gestione che non appare per nulla facile come stanno dimostrando le decine di riunioni che l'Ascom sta svolgendo per cercare di limitare al massimo i danni che potrebbero derivare alle imprese per una inappropriata applicazione delle nuove norme.
"Purtroppo - osserva il presidente dell'Ascom Confcommercio di Padova - la privacy così com'è stata vissuta in questi anni non aiuta. Imprese e semplici cittadini hanno fatto firme su milioni di fogli senza per questo avere la percezione che la propria privacy fosse realmente tutelata. Lo scandalo che ha coinvolto Facebook ha fatto il resto, per cui l'impressione ricorrente è che anche dal 25 maggio, in buona sostanza, non cambierà nulla. Magari sarà anche così, ma l'esperienza ci insegna che le sanzioni "entrano in vigore" molto prima che i vantaggi".
Dunque serve fare pressione affinchè l'allungamento dei tempi per la formazione di un governo non finisca per scaricarsi sulle imprese.
"Già l'incertezza è un limite all'attività imprenditoriale - conclude Bertin - voglio sperare che non ci si metta anche un'omissione sulla privacy a complicare ulteriormente la vita a milioni di piccole imprese".

Padova 27 aprile 2018