BERTIN CHIEDE AL NUOVO GOVERNO CHE SEMBRA PROFILARSI ALL’ORIZZONTE UNA MORATORIA SUI CENTRI COMMERCIALI.
“NELLA BATTAGLIA CONTRO IL MEGACENTRO DI DUE CARRARE ERANO AL NOSTRO FIANCO PARLAMENTARI E CONSIGLIERI REGIONALI DI M5S E LEGA”
L’Iva che non può essere aumentata resta la cosa, in assoluto, da fare subito.
Ma immediatamente dopo, per il nuovo governo che sembra profilarsi all’orizzonte, c’è la questione dei centri commerciali.
“Per i quali serve, subito, una moratoria”.
Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova ne è convinto.
“Oggi – conferma – ancora più di ieri”.
Ed il riferimento al via libera alle grandi strutture di vendita conseguente al giudizio del Consiglio di Stato che ha stabilito che, a Padova, gli unici limiti sono quelli urbanistici (cosa, peraltro, non di poco conto), non è puramente casuale.
“Siano cinque, 14 o cento – continua Bertin – va detto che nuovi insediamenti sarebbero deleteri per l’equilibrio del comparto commerciale non solo cittadino ma anche di un buon numero di comuni della provincia e di quella limitrofa di Venezia, per cui qualcosa bisogna pur fare”.
Bertin, che pure nel 2015 aveva sollevato dubbi sulla scelta di far passare il provvedimento solo in giunta e non in consiglio, non intende piangere sul latte versato.
“Adesso si tratta di capire – precisa il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova - quali siano le strade da percorrere per evitare che Padova diventi la “Disneyland della GDO” ed in questo senso, oltre ad un appello all’attuale amministrazione perché adotti tutte le contromisure possibili, riteniamo che la norma regionale continui a rappresentare un utile baluardo contro una proliferazione che già adesso, nella nostra regione, significa 550 metri quadrati di superficie occupata dalla grande distribuzione per 1000 abitanti, una cifra persino superiore alla Lombardia che si attesta appena sotto i 500 metri quadrati sempre per 1000 abitanti”.
Ma da dove nasce l’idea della moratoria che Bertin propone al possibile nuovo governo giallo-verde?
“Nasce dalla positiva esperienza di Due Carrare dove una battaglia che sembrava persa in partenza si sta trasformando in una vittoria degna di diventare un esempio “di scuola”.
A Due Carrare, contro l’idea del mega centro commerciale abbiamo avuto, al nostro fianco, parlamentari e consiglieri regionali sia del Movimento 5 Stelle sia della Lega. Convinti come noi che il mega centro avrebbe rappresentato un danno all’ambiente, alla cultura, all’economia e alle nostre tradizioni”.
E’ dunque a quei parlamentari e a quei consiglieri regionali che Bertin fa appello nella convinzione che le motivazioni che hanno sottinteso alla mobilitazione per Due Carrare possa essere riproposta anche a livello nazionale.
“Dove – conclude Bertin – a questo punto auspichiamo anche che venga ripresa la questione delle chiusure festive abolite dal governo Monti”.
Padova 10 maggio 2018