Home

L'AUDITORIUM A PALAZZO FOSCARINI: PADOVA CAPITALE DELLA MUSICA


IL PRESIDENTE DELL'ASCOM, BERTIN: “AUDITORIUM E ARENA: ECCO DISEGNATA LA PADOVA CAPITALE DELLA MUSICA. PURCHE' ADESSO NON SI PERDA TEMPO”

“Un’ottima idea che interseca esattamente gli intendimenti dell’Ascom”.
Il presidente dell'Ascom, Patrizio Bertin, di ritorno dall'assemblea che ha sancito l'unione delle Confindustria di Padova e Treviso dove si è decretata l'importanza dell'area centrale del Veneto, lo aveva ribadito, nero su bianco, in un comunicato dello scorso gennaio:
“Fare di Palazzo Foscarini la “Casa della Musica” - sosteneva - è una soluzione che ci convince per più di un motivo.
Innanzitutto perché rivitalizza un’area, quella di piazza Eremitani, che con la chiusura dell’esattoria, avvenuta ormai molti anni orsono, ha perso in termini di frequentazione.
In secondo luogo perché va nella direzione, da noi più volte auspicata in questi anni, di ritornare ad investire nel centro città invertendo la tendenza, ormai consolidata da qualche decennio, che voleva gli uffici insediati all’esterno col risultato di privare il commercio ed il turismo di presenze fondamentali per il loro mantenimento.
Infine la “Casa della Musica” insisterebbe in quel “Quadrilatero dei Sensi” che l’Ascom sta progettando, di concerto con l’Università di Padova (dipartimento ICEA), proprio in quell’area e dove uno dei “sensi”, l’udito, dovrebbe esprimersi proprio attraverso la presenza dell’Auditorium, del Conservatorio ma anche della chiesa di Santa Sofia”.
All'Ascom dunque sottoscrivono in pieno l’ipotesi, ora molto più concreta grazie alla disponibilità di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cassa di Risparmio, del recupero di uno spazio importante in termini culturali e che, oltre a rappresentare una soluzione per il trasferimento del Pollini, offrirebbe nuove occasioni di rilancio ad una zona che, pur rappresentando uno dei punti più importanti della città (Scrovegni, Eremitani, Arena Romana), risente dell’assenza di fattori attrattivi di larga fruibilità.
“Un auditorium da 1100 posti - conclude Bertin - e l'"Arena": ecco completato il quadro per fare di Padova la capitale della musica. Un progetto possibile, auspicabile, dalle ricadute formidabili purchè non si lasci tempo al tempo rischiando che altri ci sopravanzino".
Da qui la richiesta, rivolta al che dovrebbe fungere da capofila, di istituire subito un tavolo di confronto con la presenza di tutti gli attori: istituzioni, categorie economiche, operatori del settore.
"E' il momento buono - conclude Bertin - per dare a Padova quella "scossa" che da tempo ed in tanti auspichiamo".


PADOVA 18 GIUGNO 2018