FATTURA ELETTRONICA OBBLIGATORIA PER LE VENDITE "TAX FREE” DAL 1° SETTEMBRE
A luglio era previsto fossero i benzinai ad inaugurare l’era della fattura elettronica.
Poi le proteste degli addetti ai lavori e forse anche un’oggettiva difficoltà dell’amministrazione ha fatto sì che tutto fosse rinviato al prossimo anno.
Così dal 1° settembre saranno i commercianti che cedono i propri beni ai clienti extra-UE in regime di tax free che inaugureranno (se escludiamo i rapporti con la pubblica amministrazione già soggetti all’obbligo) la stagione della fattura elettronica.
“Vale la pena ricordare – spiegano all’ufficio tributario dell’Ascom Confcommercio di Padova - che la disciplina IVA prevede che le cessioni a soggetti domiciliati o residenti fuori dell’Unione europea di beni per un importo complessivo (Iva inclusa), superiore a 155 euro destinati all’uso personale o familiare, da trasportare nei bagagli personali fuori del territorio doganale Ue, possono essere effettuate senza pagamento dell’imposta”.
Non che per i commercianti al minuto la novità sia una passeggiata di salute.
Infatti, se intendono vendere ai clienti extra-UE devono accreditarsi o nominare un intermediario utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e denominata OTELLO (Online Tax Refund at Exit: Light Lane Optimization).
“Per usufruire dei servizi OTELLO – continuano i tecnici dell’Ascom - è necessario essere in possesso delle credenziali SPID di livello 2 o CNS. O, più semplicemente, possono rivolgersi a noi che provvediamo ad interagire con la piattaforma”.
Dunque dal 1° settembre le cessioni ai soggetti extra-UE (solitamente “viaggiatori”) non potranno più essere documentate con fattura cartacea e i negozianti dovranno adempiere l’obbligo di certificazione obbligatoriamente mediante l’emissione di fattura elettronica.
Quindi in definitiva la procedura di sgravio dell’imposta avviene così:
• il negoziante emette fattura elettronica e trasmette a Otello 2.0 il messaggio con i dati della fattura per il tax free shopping al momento dell’emissione, poi viene messo a disposizione del cliente il documento elettronico con il codice che certifica l’avvenuta acquisizione
• il cliente dà prova dell'uscita delle merci dal territorio con il codice di visto digitale generato da Otello 2.0 (superando così il timbro in dogana). Nel caso in cui l’uscita del bene dal territorio Ue avvenga tramite un altro Stato membro, la prova di uscita sarà fornita dalla dogana estera secondo le regole vigenti in tale Paese.
PADOVA 31 AGOSTO 2018