BELTRAME (TITOLARE DE “LA BOLGETTA” E COMPONENTE DI GIUNTA DELL’ASCOM): “FIDARSI DI CHI E’ SUL MERCATO DA ANNI”
C’era una volta il postino … che suonava sempre due volte.
“Adesso – scrive il Garante per le Comunicazioni nella relazione annuale presentata al Parlamento – ci sono molte società che portano pacchi senza averne titolo e postini, altrettanto “abusivi”, che piuttosto che consegnare la posta, preferiscono strapparla, occultarla, distruggerla”.
“Con grave danno, in primis, per gli utenti che non si vedono recapitare magari una bolletta con tutto quello che ne consegue, ma subito dopo con altrettanto grave danno d’immagine e d’affari per chi, professionalmente e con tutte le garanzie richieste ed offerte, svolge questa attività magari da tanti anni”.
Mario Beltrame (è suo il concetto appena espresso) è uno di questi ultimi.
Titolare de “La Bolgetta” Beltrame (che è componente di giunta dell’Ascom e vicepresidente di Servizi & Sviluppo, l’”anima” avanzata dei servizi che fanno capo all’Associazione) è personaggio che del servizio postale in concessione è un po’ la memoria storica, non solo su scala locale.
“La nostra famiglia – spiega Beltrame – consegna posta fin dal 1940. Lo abbiamo fatto quando le regole erano stringenti ed il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni era severissimo nei confronti di chi non seguiva i rigidi parametri per le consegne (ovvero fino al 2000), continuiamo a farlo anche oggi con lo stesso scrupolo che un servizio del genere dovrebbe richiedere”.
Dovrebbe. Perché, come denunciato dall’AgCom (che, per la cronaca, nel solo 2017 ha irrogato multe alle società postali per 910.000 euro, un record), la deregulation ha portato ad una serie di abusi che non riguarda solo gli “irregolari” ma investe anche società di consegna regolari che, pur di pagare poco la consegna finale (il cosiddetto “ultimo chilometro”), si affidano a cooperative non sempre trasparenti e non sempre all’altezza”.
Il risultato è un “imbarbarimento” del mercato che comporta conseguenze talvolta piuttosto spiacevoli.
“L’abusivo – continua Beltrame – non assicura nessuna tutela e non risponde di nulla: ritardi di consegna, danneggiamenti, manomissioni lo lasciano molto spesso indifferente”.
“Spesso il prezzo diventa la discriminante per scegliere un’impresa postale – sottolinea Beltrame – in realtà sono l’affidabilità e la “storia” aziendale quelle che si dimostrano vincenti alla distanza, venendo apprezzate quasi più che l’impiego della moderna tecnologia, a testimonianza che anche nel terzo millennio le relazioni umane rimangono fondamentali per la vita sociale”.
Ma in tempi di e-mail, di firme digitali e di pec c’è ancora spazio per la posta, pacchi dell’e-commerce esclusi?
“Diversamente da ciò che si può ritenere – rivela il titolare de “La Bolgetta” – sono ancora molte le comunicazioni che viaggiano sul canale cartaceo. Per cui noi continuiamo a proporre i nostri servizi, fermo restando che abbiamo ampliato da molto tempo la nostra offerta anche a forme particolari come le consegne fiduciarie (ovvero che richiedono un elevato grado di sicurezza ed un particolare rapporto di fiducia tra cliente e impresa postale) e stiamo arricchendo il nostro portafoglio servizi con nuove forme di comunicazione integrata e con prestazioni accessorie in linea con le esigenze del mercato”.
Insomma, per l’invenzione che fece la fortuna dei principi Thurn und Taxis, non è ancora venuto il tempo di fermarsi all’hotel di posta.
Padova, 7 settembre 2018