IL FLASH MOB DELL’ASCOM “PER LA CITTA’”: RIPULITO UN TRATTO DI MURO IN VIA SAN BIAGIO PER DIRE CHE IL DECORO DELLA CITTA’ E’ UN OBIETTIVO PRIMARIO.
IL PRESIDENTE PATRIZIO BERTIN, I VICE SILVIA DELL’UOMO E ILARIO SATTIN ED IL DIRETTORE GENERALE OTELLO VENDRAMIN IN TUTA “PROFESSIONALE” CON PENNELLO E PITTURA A TEMPERA
Il messaggio è passato.
La riprova l’ha data, a flash mob in corso, un cittadino che, informatosi di ciò che stava avvenendo, ha detto candidamente: “Non è che più tardi verreste anche in via Santa Sofia?”
In effetti curiosità ed approvazione hanno accompagnato l’iniziativa che l’Ascom di Padova ha messo in scena questa mattina in via San Biagio, giusto all’angolo con via degli Zabarella.
Muniti di pittura a tempera e pennelli, sfoggiando una tuta “professionale” realizzata per l’occasione e nella quale campeggiava la scritta “Per la Città”, il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin, i vice Silvia Dell’Uomo e Ilario Sattin ed il direttore generale Otello Vendramin hanno ripulito un tratto di muro dove facevano “brutta” mostra scritte di varia volgarità.
“Perché lo facciamo?” – si è posto la domanda il presidente, dandosi la risposta – “Per la città”.
Bertin ha poi meglio specificato il senso del flash mob svoltosi sotto uno striscione dove il “Per la Città” vedeva il “Per” cerchiato di rosso perché “noi siamo sempre a favore della città e dei centri della provincia e mai contro”.
“Se vogliamo che Padova sia una città votata al turismo – ha detto il presidente – che propone opere d’arte invidiateci da tutto il mondo e mostre di livello internazionale, dobbiamo tenerla pulita e questo è un compito che dobbiamo sentire tutti come obbligatorio nei confronti, prima di tutto di noi stessi come cittadini e poi anche di operatori che nel decoro della propria città trovano argomenti positivi anche per il proprio lavoro”.
Dunque, una sorta di riappropriazione della città troppo spesso lasciata nell’incuria o nell’indifferenza e che purtroppo, anche in luoghi non proprio “di passaggio”, rischia di offrire una chiave di lettura negativa che non sfugge né ai turisti nè ai residenti.
“Il nostro – ha concluso Bertin – è un invito che rivolgiamo ovviamente alla pubblica amministrazione ma anche alle altre associazioni: facciamo in modo che la cura della città sia il comune obiettivo primario”.
L’iniziativa, durata una mezzoretta, ha visto anche la collaborazione degli amministratori di condominio dell’Anaci rappresentati dal presidente Giorgio Cambruzzi che ha riferito di un’iniziativa “in tema” realizzata in via Maroncelli.
Un primo “spin-off” in vista di altre iniziative analoghe che dovrebbero svilupparsi anche nei quartieri.
Padova 16 ottobre 2018
