ANCHE L’ASCOM COL PRESIDENTE PATRIZIO BERTIN E CONFCOMMERCIO CON LA COMPONENTE DI GIUNTA ANNA LAPINI ALLA XXIV GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO CHE HA RICORDATO TUTTE LE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE
L’Ascom e la Confcommercio nazionale hanno partecipato questa mattina a Padova, in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, al corteo e poi al grande raduno in Prato della Valle.
A guidare la delegazione dell’Ascom il presidente, Patrizio Bertin, il vice Franco Pasqualetti ed il direttore generale Otello Vendramin, mentre la delegazione di Confcommercio nazionale, composta da diverse organizzazioni nordestine della confederazione era capitanata da Anna Lapini, componente di giunta incaricata per la legalità e la sicurezza e che ha condiviso l'emozione della lettura dal palco dei quasi 1000 nomi delle vittime.
"Sono orgogliosa – ha detto Lapini, che era accompagnata dalla responsabile dell’ufficio legalità e sicurezza di Confcommercio, Daniela Floridia - di aver preso parte a Padova insieme a Libera ed a Don Ciotti alla Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Per l’intero sistema di Confcommercio l'adesione a questa iniziativa è la naturale prosecuzione di un percorso: sia per la condivisione di molte iniziative con Don Luigi, ma anche per le tante attività che Confcommercio persegue e attua per la diffusione della cultura della legalità, fra le quali, due in particolare sono dedicate proprio alle vittime innocenti delle mafie: il Premio Libero Grassi, destinato agli studenti, e il Premio Giorgio Ambrosoli".
“La giornata odierna – ha commentato il presidente dell’Ascom, Bertin – ha rappresentato anche un monito per noi cittadini ed imprenditori di questa parte del Paese che, a torto, ritenevamo “libera” da infiltrazioni criminali. Invece fatti recenti stanno dimostrando il contrario ed è compito delle associazioni di categoria offrire ogni sostegno a chi, per difficoltà, rischia di entrare in una spirale che si rivelerà dannosa per lui, per la sua impresa, per la sua famiglia ma anche, più in generale, per l’intera nostra comunità”.
Padova 21 marzo 2019