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DAL TAR DEL VENETO LO STOP A DEDA E DEVAR PER IL MEGA CENTRO DI DUE CARRARE


BERTIN (ASCOM PADOVA): “GRANDE SODDISFAZIONE PERCHE’ ABBIAMO FATTO UN GRAN BEL GOL, MA RESTA (FORSE) ANCORA LA “VAR” DEL CONSIGLIO DI STATO. COMUNQUE IL TEMPO E’ DALLA NOSTRA PARTE”

Le ha lette tutte e due con attenzione, “perché non si sa mai”.
Poi, dalla complessive 30 pagine che compongono la doppia sentenza del Tar del Veneto, ha estrapolato una riga che recita così: “In definitiva il ricorso deve essere respinto”.
La doppia sentenza che ha rigettato il ricorso di Deda e Devar contro il vincolo indiretto apposto dalla Soprintendenza a tutela del Castello del Catajo (e dunque allo stop al mega centro commerciale di Due Carrare), raggiunge il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, all’uscita dalla festa della Polizia.
“Ovviamente la coincidenza temporale è un caso – sottolinea – ma mi piace rilevare come lo Stato, attraverso i suoi organi istituzionali, garantisca la sicurezza del cittadino e tuteli il patrimonio ambientale e culturale”.
La soddisfazione del presidente è palpabile anche se, saggiamente, mette le mani avanti.
“Diciamo che, tutti insieme, abbiamo fatto un gran bel gol – continua – ma per esultare ed evocare la “pietra tombale” per il mega centro di Due Cararre, un po’ come succede per la Var sui campi di calcio, dobbiamo attendere. Non credo infatti che le società ricorrenti rinuncino ad appellarsi al Consiglio di Stato anche se mi pare che le sentenze del Tar del Veneto non ammettano grandi spazi di manovra”.
Non solo. Bertin è anche convinto che il tempo sia galantuomo.
“Io credo – aggiunge – che più il tempo passa e più le grandi strutture siano obsolete nel senso che il commercio del futuro sta orientandosi verso strutture più piccole. A questo punto spero che chi aveva deciso di investire su Due Carrare si renda conto che la strada è tutta in salita e che insistere su un progetto che ha già visto la bocciatura dei cittadini, delle imprese, della Sovrintendenza e del Ministero ed oggi anche del Tar, non sia esattamente nel loro interesse”.
“Io spero – conclude Bertin – che chi ancora oggi si ostina a stare alla finestra (leggasi il sindaco Moro) decida di schierarsi con noi in una battaglia che non è ancora vinta definitivamente, ma che, a questo punto, ha molte probabilità di esserlo. In fin dei conti, ci si può sempre ravvedere …” 

Padova 10 aprile 2019