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L'INCURIA DEGLI ARGINI DEL PIOVEGO ALLARMA L'ASCOM


IL PRESIDENTE DELL’ASCOM, PATRIZIO BERTIN, PRENDE SPUNTO DALL’INCIDENTE DI VENEZIA PER PORRE L’ACCENTO SULL’INCURIA DEGLI ARGINI DEL PIOVEGO
La questione non è nuova ma l’incidente di Venezia, dove la nave da crociera MSC Opera ha travolto la lancia fluviale River Countess danneggiando la banchina all’altezza di San Basilio, l’ha riportata alla ribalta.
“Niente a che vedere con la pericolosità delle grandi navi in laguna – precisa il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – ma anche la nostra navigazione sul Piovego presenta delle criticità che andrebbero superate”.
Criticità di ordine estetico che però diventano anche criticità di sostanza.
“In questi anni – continua Bertin – grazie all’impegno dei nostri “Battellieri del Brenta” e non solo si è sviluppato un turismo che non disdegna la gita sul fiume, sia che si tratti della scoperta del sistema Piovego-mura che costituiva la difesa della città, sia che si tratti della gita sul Naviglio dal Portello verso Venezia”.
Un turismo “lento, decisamente rilassante, che però si scontra con un’incuria che, per ciò che riguarda il Piovego, Bertin ritiene inaccettabile.
“Negli anni scorsi – continua – più volte la stampa locale ha evidenziato il degrado che emerge ogni volta che le barche oltrepassano un ponte, ma adesso direi che l’emergenza è costituita da altri fattori, per così dire, più “strutturali” come possono essere la mancata cura dello sfalcio degli argini e, soprattutto, il loro mancato consolidamento che comporta il rischio continuo di smottamenti favoriti anche dalle “gallerie” realizzate dalle nutrie”.
Alle prese con le modifiche alla viabilità di corso Milano, quello della cura degli argini del Piovego potrebbe sembrare una questione marginale, ma Bertin insiste proprio sul rischio di vedersi superati dagli eventi.
“Quando piazzale Boschetti diventerà il parco Tito Livio – analizza il presidente dell’Ascom – il Piovego si troverà giusto al centro di questo nuovo spazio e sarebbe colpevole negligenza trovarsi impreparati di fronte ad una richiesta turistica che, ripeto, è in aumento e ci consente di implementare l’offerta ricettiva del nostro territorio”.
Il sasso, più che in piccionaia, è lanciato sul pelo dell’acqua. Che tipo di risposta arriverà dall’amministrazione?
“Io spero che sia positiva – conclude Bertin – e non tanto in funzione del parco Tito Livio, quanto in funzione dei battelli che, soprattutto adesso che si apre la stagione, devono poter avere la possibilità di evidenziare le nostre bellezze e non le nostre criticità”.

PADOVA 3 GIUGNO 2019