“CARAIBIZZAZIONE” DEL CLIMA: L’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA METTE A DISPOSIZIONE LA PROPRIA STRUTTURA PER VERIFICARE I RISCHI E, IN CASO DI EVENTO NEGATIVO, PER ATTIVARE LINEE DI CREDITO.
IL PRESIDENTE BERTIN: “MAI COME IN QUESTO CASO E’ INDISPENSABILE PREVENIRE”
Sempre più sui social per scrutare il meteo. Perché sempre più aumenta l’apprensione per l’incolumità delle persone e la salvaguardia delle cose ogni volta che il cielo si fa scuro.
Abbandonato da tempo il concetto del temporale estivo che, al massimo, portava un po’ di grandine, oggi che siamo alle prese con la “caraibizzazione” del clima, i timori per i danni aumentano in maniera esponenziale. Soprattutto tra gli operatori del commercio e del turismo.
Tanto che l’Ascom Confcommercio ha attivato uno specifico servizio dalla doppia valenza: preventiva e consuntiva.
“Solo pochi giorni fa – spiega il presidente della Confcommercio padovana, Patrizio Bertin – una struttura ricettiva nostra socia dell’Alta Padovana ha subito danni ingenti a causa del fortunale abbattutosi nella zona. Un caso che purtroppo non è più isolato ma tende a riproporsi con una frequenza preoccupante tanto che abbiamo ritenuto di dover prevedere un nostro intervento diretto in favore delle imprese”.
Un intervento che si sviluppa, come dicevamo, su due direttrici.
“La prima – continua Bertin – è quella della valutazione dei rischi. Tramite il nostro ufficio legale siamo in grado di consigliare la miglior copertura, mentre attraverso il nostro confidi possiamo intervenire a livello finanziario”.
Partiamo dai rischi.
“Diventa sempre più importante – spiega Enrico Rizzante, dell’Ufficio Legale dell’Ascom Confcommercio di Padova - sottoscrivere polizze assicurative a copertura di danni, diretti ed indiretti, a cose e a persone. Per le aziende è importante estendere le coperture anche ad eventuali periodi di inattività e/o di chiusura conseguenti alla necessità di ripristino di locali, uffici e magazzini o, più semplicemente, al deperimento delle derrate alimentari in caso di black out”.
“In effetti – precisa Marco Benvegnù, broker assicurativo – non di rado ci troviamo in presenza di polizze obsolete, non aggiornate che, ad esempio, sottostimano l’immobile o non coprono, nel caso di imprese commerciali, i danni in caso di molta o poca merce in magazzino o di beni già venduti. Massima attenzione poi va riservata ai danni indiretti, come può essere l’impossibilità di lavorare in un locale danneggiato dal maltempo e che non vanno confusi con l’indennità aggiuntiva che costituisce solo una modesta quota percentuale rispetto al danno in se stesso”.
Dall’Ascom arrivano anche consigli pratici.
“Vanno senz’altro rafforzate – continua Rizzante - le strutture esterne e vanno monitorati gli alberi ad alto fusto che si trovano nelle proprietà private e che possano creare rischi per la sicurezza di persone e cose. Vanno poi realizzati idonei ricoveri per attrezzature, macchine, macchinari, onde proteggerli il più possibile dall’impatto violento dei fenomeni atmosferici”.
Fin qui la prevenzione. Ma se si è costretti a fare i conti con la calamità naturale?
“Va fatta l’apertura immediata dei sinistri con le compagnie assicuratrici, producendo la documentazione richiesta dalle polizze. Su tale aspetto può essere opportuno il confronto preventivo con l’assicuratore di fiducia ed eventualmente con i nostri uffici o col legale di riferimento, onde verificare eventuali termini di decadenza e i documenti che vengono richiesti. Qualora invece il sinistro sia riconducibile all’Ente Pubblico perché, a titolo di esempio, il danno è stato provocato dalla rovinosa caduta di alberi senza adeguata manutenzione e che insistono su suolo pubblico, va sporta immediata denuncia all’Ente stesso con richiesta di rifusione dei danni patiti”.
Dall’ufficio legale infine un consiglio.
“Può essere utile – conclude il responsabile - informarsi con i Comuni dove si trova la sede dell’azienda, ovvero dove si trovano le sue unità produttive, al fine di verificare se essi abbiano stanziato fondi straordinari per far fronte alle conseguenze dannose dei fenomeni atmosferici”.
Fenomeni dannosi ai quali, quasi sempre, si è costretti a rispondere con esborso, non banale, di denaro.
“In questo caso – precisano a Fidi Impresa & Turismo Veneto, il confidi del sistema regionale di Confcommercio che ha i propri uffici presso l’Ascom di Padova in piazza Bardella – siamo in grado di intervenire nei confronti dei nostri soci con due modalità. La prima riguarda la malaugurata ipotesi che non ci sia copertura assicurativa. In questo caso provvediamo a far ottenere i necessari finanziamenti per far fronte all’emergenza. Nel secondo, quando la copertura assicurativa c’è ma non è ipotizzabile che la liquidazione avvenga in tempi rapidi, ci rendiamo disponibili ad anticipare la cifra che poi verrà rifusa dalla compagnia”.
Di sicuro, a fronte di danni ambientali che in Italia una stima ha quantificato in 7 miliardi di euro annui, l’unico verbo che va accantonato è “sottovalutare”.
“Le polizze più datate o anche quelle meno “previdenti” – chiarisce Benvegnù – non prevedono la bomba d’acqua che, per contro, è uno dei fenomeni che più si presentano da qualche tempo a questa parte”.
Per cui dall’Ascom Confcommercio arriva un consiglio: riprendete in mano la questione e, nel caso, affidatevi ai nostri uffici.
“Perché un buon imprenditore – conclude il presidente Bertin – sa che è sempre meglio prevenire che non dover intervenire a danno patito!”
SCHEDA SERVIZIO
PADOVA 24 LUGLIO 2019