BERTIN RISPONDE A LEGAMBIENTE: “OFFENSIVO DIRE AI COMMERCIANTI CHE TUTTI FARANNO LA SPESA COMODI DAL LORO PC O IN UN CENTRO COMMERCIALE CON COMODI PARCHEGGI”
“Voglio sperare che si sia trattato di una “voce dal sen fuggita”, perché se invece fosse stata ponderata la trovo offensiva per quanti, commercianti ma non solo, ogni mattina sollevano la serranda e cercano di dar vita ad una città che Legambiente forse immagina più bella nel momento in cui, piazze e strade deserte, “tutti faranno la spesa comodi dal loro pc o dal telefono e avranno sempre un centro commerciale con un parcheggio comodo” Sic!.
Non le manda certo a dire il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin, messo nel mirino da Legambiente che gli contesta di pensare ad una mobilità che preveda anche la possibilità per le auto di giungere a ridosso del centro.
“Ognuno ha il diritto di esprimere il proprio parere – continua il presidente – però dovrebbe esprimere il “proprio”. Legambiente, invece, si arroga il diritto di pensare anche per i commercianti che, poverini, non sanno che stanno andando contro i loro interessi visto che, retrogradi come sono (sempre per come la vede Legambiente), si ostinano a “rimanere chiusi dalle 12:30 alle 16:30, non accettano il bancomat, hanno barriere architettoniche scomode per carrozzelle e passeggini, raramente si trovano fasciatoi o persone che parlano inglese”.
Magari se aggiungeva che non fanno neanche gli scontrini avrebbe conquistato l’en plein dei luoghi comuni contro i commercianti rozzi, ladri, nemici dell’ambiente ed evasori fiscali!
”Non ci sta, il presidente dell’Ascom, a vedere la categoria messa all’indice oltretutto per aver osato parlare di progettualità futura.
“Io continuo ad essere convinto – precisa – che una viabilità che accolga e non respinga sia un bene per la città. Poi, a fronte delle “centinaia di città in tutto il mondo” che, secondo Legambiente, avrebbero rinunciato alle auto, io continuo a ribadire che ci sono tante città, in primis le altoatesine, che i parcheggi li hanno in pieno centro e non mi pare che l’ambiente non sia tra le loro priorità visto che su un turismo sostenibile fondano gran parte della loro economia ”.
“Legambiente – conclude Bertin – quando dice che il centro di Padova negli ultimi weekend è stato assalito da padovani e turisti, dimostra esattamente ciò che noi sosteniamo, ovvero che se si può raggiungere il centro (e lo si può raggiungere perché al momento qualche posto auto c’è) la città si anima. Quanto ai turisti che sono abituati a girare il mondo, continuo a ritenere che, con i servizi pubblici di cui disponiamo, facciano comunque fatica a scegliere Padova come meta”.
Infine una battuta Bertin la riserva alla chiusura ipotizzata (sempre da Legambiente) di via Dante.
“Per una via Roma positiva – aggiunge - c’è una via Zabarella che altrettanto positiva non è. Questo significa che non è automatico che la chiusura di una strada la trasformi in via dello shopping e a questo proposito forse sfugge a Legambiente che proprio quei “trogloditi” dei commercianti rappresentati dall’Ascom abbiano approntato un piano per fare dell’asse via Porciglia – Santo (al momento limitata al tratto fino a piazza Eremitani) una sorta di altra via Roma. Questo per dire che le soluzioni non sono mai “o tutto nero o tutto bianco” e che l’avversione di Legambiente nei confronti delle auto è oggettivamente ideologica e non pragmatica”.
Infine Bertin si concede una battuta: “Ma a Legambiente, così avveniristica, è giunta la notizia che le auto, da qui a qualche anno, saranno solo elettriche e l’inquinamento sarà tutto a carico (come già per la gran parte lo è adesso) degli impianti di riscaldamento?”
Padova 16 ottobre 2019