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MANOVRA DEL GOVERNO: ASCOM SCETTICA


IL PRESIDENTE BERTIN: “BENE LO SLITTAMENTO A LUGLIO DELL’OBBLIGO DEI POS SE QUESTO SERVIRA’ (MA VEDO GRANDI DIFFICOLTA’) AD AZZERARE LE COMMISSIONI BANCARIE"

Lo scetticismo è d’obbligo.
“E’ buona cosa non dare per assodato ciò che assodato non è – dichiara il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin – e comunque un commento pertinente sulla manovra del governo si potrà fare solo a bocce ferme”.
Ma intanto si commenta ciò che si conosce. A cominciare dai POS e dalle relative sanzioni.
“Una cosa deve essere chiara – continua Bertin -: qui in Veneto è difficile che un esercizio non sia dotato di pos. Il problema dunque non è quello di accettare con carta di credito o di debito il pagamento di un caffè, ma le commissioni che siamo costretti a pagare alle banche. Dunque ben venga lo slittamento a luglio se questo porterà ad un accordo con l’Abi (che appare già difficilissimo) per l’azzeramento delle commissioni che, se proprio vogliamo dare una mano ai piccoli esercizi, potrebbero essere trasferite sui grandi”.
Discorso analogo per le sanzioni nei confronti di chi rifiuta la lotteria degli scontrini.
“Le sanzioni alte o basse – precisa il presidente dell’Ascom Confcommercio – non sono un problema. Se si ritiene che gli scontrini lotteria possono essere un deterrente contro l’evasione, va bene. Il problema semmai sono le complicazioni che sorgeranno alle casse nel momento in cui, in assenza di lettori a barre, il commerciante dovrà digitare il codice fiscale del cliente. Mi immagino già le file nei momenti di massima affluenza …”
Capitolo partite IVA.
Qui Bertin è categorico.
“Indipendentemente dalla “ratio” della questione, una cosa è certa: non si possono correggere le norme fiscali una volta all’anno. Ne va della serietà di uno Stato”.
Infine la questione contanti. 
“Criminalizzare l’uso del contante è sbagliato – sentenzia Bertin – anche perché il contante è un titolo garantito dallo Stato, con le carte, invece, dobbiamo fidarci di intermediari. Detto questo non bisogna dimenticare che per un Paese turistico qual è l’Italia (e una città qual è Padova) porre asticelle troppo basse all’uso del contate può significare perdere qualche vendita, soprattutto nel comparto del lusso, nei confronti di turisti stranieri. Infine non credo che la malavita, che rappresenta una grandissima fetta del “nero” prodotto in Italia, si fermerà davanti al limite di 2000 o 1000 euro!”

Padova 25 ottobre 2019