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03/01/2020 - Approvati i modelli definitivi REDDITI, CNM, IRAP e ISA 2020

Approvati i modelli definitivi REDDITI, CNM, IRAP e ISA 2020

Con quattro distinti Provvedimenti datati 31 gennaio 2020 sono stati approvati dall’Agenzia delle Entrate i modelli REDDITI 2020 e le relative istruzioni, relativi a:

·         Persone fisiche (PF);

·         Società di Capitali (SC);

·         Società di Persone (SP);

·         Enti non commerciali (ENC).


Sono stati inoltre approvati i modelli 2020 e le istruzioni relativi a:

·         Consolidato nazionale e mondiale (CNM);

·         IRAP

.
Con un ulteriore Provvedimento sempre datato 31 gennaio, sono:

·         stati individuati i dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2020;

·         stati approvati 175 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2019;

·         state individuate le modalità per l’acquisizione degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2019 e il programma delle elaborazioni degli ISA applicabili a partire dal periodo di imposta 2020.



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Fattura immediata entro 12 giorni e rilascio di ricevuta al cliente

L’Agenzia delle Entrate, durante un incontro con la stampa specializzata, tra le altre cose, ha chiarito che l’esercente può scegliere se certificare il corrispettivo con documento commerciale (memorizzazione e trasmissione dei dati con RT) o con emissione della fattura.
Se l’esercente sceglie di certificare l’operazione con fattura immediata, egli può predisporla ed inviarla allo SDI entro 12 giorni e non ha l’obbligo di emettere documento commerciale (fattura e documento commerciale sono infatti documenti alternativi); tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ritiene opportuno rilasciare al cliente almeno una semplice ricevuta cartacea.

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Contribuenti forfetari: gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia

L’Agenzia delle Entrate, nel corso di Telefisco 2020, ha fornito chiarimenti in merito ai contribuenti forfetari, anche a seguito della novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020.
In particolare l’Agenzia:

·         ha confermato l’esclusione dal regime agevolato da parte di soggetti che hanno una partecipazione in società di persone; tuttavia ha precisato che l'applicazione del regime non viene meno per il successivo periodo di imposta quando il soggetto, per cause a lui non imputabili (donazione/eredità), acquisisce in corso d’anno una partecipazione in società di persone, purché la stessa venga ceduta entro la fine dell’anno di imposta;

·         ha affermato che l’indennità di maternità non deve essere considerata nella verifica del limite dei ricavi pari ad euro 65.000 previsto per l’accesso/permanenza nel regime forfetario.



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INPGI: minimali e aliquote Gestione Separata per il 2020

Con Circolare n. 1 del 30 gennaio 2020, l’INPGI ha comunicato che, per l’anno 2020, il limite minimo di retribuzione giornaliera è fissato in euro 48,98, pari ad euro 1.273,00 mensili. Nella medesima circolare ha, inoltre, ricordato le retribuzioni convenzionali da utilizzare, nel 2020, per calcolare i contributi spettanti ai giornalisti operanti in Paesi extracomunitari non legati all’Italia da accordi di sicurezza sociale.
Sempre nella stessa data, con Circolare n. 2, l’Istituto ha altresì comunicato le aliquote contributive e i valori minimali e massimali contributivi inerenti alla Gestione Separata.

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Licenziamento collettivo: contestuale accertamento illegittimità e cessione di ramo d’azienda

La Corte di Cassazione ha affermato che il giudice che ha dichiarato illegittimo un licenziamento collettivo sulla base del rito Fornero, ha la facoltà di accertare anche la sussistenza di una cessione di ramo d’azienda.
Con la Sentenza n. 2315 del 31 gennaio 2020, la Suprema Corte ha precisato che tale ulteriore accertamento giudiziale rileva ai fini del calcolo dell’anzianità di servizio di quei lavoratori dipendenti soggetti al trasferimento da un’impresa all’altra.

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