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28/02/2020 - Lettere d’intento, informazioni nel "Cassetto fiscale" e approvazione del modello: Provvedimento

Lettere d’intento, informazioni nel "Cassetto fiscale" e approvazione del modello: Provvedimento

Con Provvedimento 27 febbraio 2020, l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità operative per l’attuazione delle nuove disposizioni previste dall’articolo 12-septies, comma 3, D.L. n. 34/2019 relativamente alle dichiarazioni d’intento trasmesse dagli esportatori abituali per via telematica all’Agenzia medesima, al fine di consentire a questi ultimi di avvalersi della facoltà di effettuare acquisti senza applicazione dell’IVA ex art. 8, D.P.R. n. 633/1972.
A tal fine, l’Agenzia:

·         ha definito le modalità con le quali rende disponibili a ciascun fornitore, nonché al relativo intermediario se già delegato, mediante l’utilizzo del "Cassetto fiscale", le informazioni relative alle dichiarazioni d’intento trasmesse dagli esportatori abituali per via telematica all’Agenzia medesima;

·         ha approvato modello, istruzioni e specifiche tecniche per la dic hiarazione d’intento, che sostituiscono il precedente modello 2 dicembre 2016. L’utilizzo di quest’ultimo sarà comunque ancora possibile fino al 27 aprile 2020 (60° giorno dalla pubblicazione del Provvedimento 27 febbraio 2020).



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Aliquota IVA agevolata per soggetti con disabilità psichica: risposta ad interpello

Con Risposta ad interpello 27 febbraio 2020, n. 79, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che è possibile l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta (4%) per le cessioni/importazioni di veicoli adattati a disabili in condizioni di ridotte o impedite capacità motorie anche qualora si tratti di soggetti con disabilità psichica di gravità tale da aver determinato il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento prevista dalla Legge n. 18/1980 e in possesso dei requisiti di cui all’art. 4, D.L. n. 5/2012.

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Rito Fornero per il licenziamento collettivo: unico limite sono le prospettazioni artificiose

La Corte di Cassazione ha affermato che al licenziamento collettivo è applicabile il rito Fornero, anche qualora sia contestato il requisito dimensionale dell’impresa.
Con l’Ordinanza n. 5240 del 26 febbraio 2020, la Suprema Corte ha precisato che sull’applicazione del rito Fornero incide la richiesta delle tutele ex art. 18 Legge n. 300/1970, indipendentemente dalla fondatezza delle allegazioni.
I giudici hanno sottolineato che l’unico limite all’applicabilità del suddetto rito è costituito dalle prospettazioni artificiose utilizzate con l’unico fine di ottenere l’applicabilità del rito preferenziale.

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Falso conguaglio malattia-contributi: sola sanzione amministrativa se la soglia penale non è superata

La Corte di Cassazione ha affermato che deve essere assolto per insussistenza del reato il datore che, per risparmiare sui versamenti all’INPS, ha effettuato conguagli falsi fra indennità di malattia e contributi previdenziali del dipendente, a condizione che la somma indebitamente percepita sia inferiore alla soglia di rilevanza penale (pari ad euro 3.999,96).
Con la Sentenza n. 7963 del 27 febbraio 2020, la Suprema Corte ha precisato che in tal caso è applicata la sola sanzione amministrativa, in quanto se la soglia non è superata non sussiste il reato.
I giudici hanno infine sottolineato che, quanto sopra vale anche nel caso in cui il datore simuli l’anticipazione ai dipendenti di somme relative alla maternità, agli assegni familiari e alla Cassa integrazione guadagni (CIG).

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Gestione separata INPGI: aliquote, minimali e massimali 2020

Con la Circolare n. 3 del 27 febbraio 2020, l’INPGI ha aggiornato le aliquote contributive minime e il massimale imponibile per i giornalisti iscritti alla Gestione separata INPGI in qualità di liberi professionisti, nonché la contribuzione minima dovuta per i giornalisti che abbiano sospeso l’attività per l’espletamento di cariche amministrative locali.
I contributi minimi per i giornalisti sono applicati in via provvisoria e salvo conguaglio, in attesa dell’approvazione ministeriale.
L’Istituto ha anche disposto un’ulteriore categoria di iscritti esclusi dalla percezione dell’indennità una tantum e, per quanto riguarda la contribuzione volontaria, sono stati rideterminati gli importi minimi per i giornalisti co.co.co.

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Licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo: alternatività tra riassunzione e risarcimento del danno

In materia di licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo, dalla prevista alternatività tra la riassunzione ed il risarcimento del danno (Leggi n. 604/1966 e n. 108/1990) deriva che, nel caso di mancato ripristino del rapporto di lavoro, al lavoratore spetti sempre il pagamento dell’indennità risarcitoria.
È quanto ha statuito la Corte di Cassazione con l’Ordinanza n. 5406 del 27 febbraio 2020, secondo la quale nei casi di accertata mancanza di una valida giustificazione del licenziamento, il datore di lavoro non può evitare il pagamento della suddetta indennità richiesta dal lavoratore offrendo la riassunzione, in quanto tale offerta datoriale corrisponde alla proposta contrattuale di un nuovo rapporto che, quindi, il lavoratore deve accettare.

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