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PATRIZIO BERTIN SULLE NUOVE REGOLE DI ACCESSO ALLA ZTL A PADOVA


PER L’ASSESSORE RAGONA L’ACCESSO ALLA ZTL NON E’ UNA NECESSITA’.
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO): “DATI DECONTESTUALIZZATI. SE NESSUNO SFRUTTA LA POSSIBILITA’ E’ PERCHE’ E’ SCONSIGLIATO VENIRE IN CENTRO E POI C’E’ LA BUROCRAZIA CHE TAGLIA LA TESTA AL TORO”

I dati sembrerebbero parlar chiaro.
“Sembrerebbero – confuta il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – ma non è così”.
La questione è quella della ZTL e del dato (solo 2 persone che hanno sfruttato la possibilità di superare i varchi indenni) diffuso dall’assessore Ragona.

“Temo – continua Bertin – che l’assessore, non contestualizzando il dato, abbia offerto una chiave di lettura semplicistica: la ZTL non è una necessità! Invece è evidente che non è così”.
Bertin analizza: “Ci sono almeno due condizionamenti forti che stanno impedendo alle persone non tanto (o non solo) di entrare in ZTL quanto piuttosto di frequentare il centro cittadino. La prima è l’invito a limitare al massimo la presenza in centro città lanciato dalle autorità. Chi, come tanti colleghi, ha l’attività nel centro cittadino, sta verificando sulla propria pelle quanto l’invito sia seguito: gente pochissima e affari in crollo verticale”.
Senza voler aggiungere il divieto di fumo per strada (che comunque finisce per tenere lontano qualche accanito fumatore) basterebbe l’invito ad evitare passeggiate “se non strettamente necessarie” a disegnare un quadro negativo per l’accesso alla ZTL, ma è il sistema per usufruire della stessa quello che ne determina la sostanziale non fruibilità.
“C’è una burocrazia – aggiunge Bertin – che taglia la testa al toro: se io entro in ZTL, nell’arco di 48 ore devo regolarizzarmi esclusivamente tramite il portale istanze online e la regolarizzazione può essere inoltrata solo se si dispone del numero dello scontrino/ricevuta fiscale. Ma c’è di più: per accedere alle istanze online è necessario utilizzare lo SPID (nuovo sistema di autenticazione previsto dall'Agenzia per l'Italia Digitale). A questo punto mi chiedo: ho ancora voglia e tempo per venire in centro a Padova?”

Le conclusioni del presidente: “Se veramente voglio dare una mano, non devo complicare le cose. La tanto agognata ripresa, una volta che la crisi da pandemia sarà superata, o farà rima con semplicità o finiremo per prestare il fianco alle grandi piattaforme del web, loro sì campionesse di semplicità! In altre parole: la pubblica amministrazione dovrebbe rendere facile usufruire di queste scelte, senza creare difficoltà che vanificano gli sforzi delle associazioni in tema di accessibilità al centro storico in un periodo nel quale – è la notizia di oggi - si registrano ulteriori cancellazioni di corse dei mezzi urbani”.

PADOVA 24 NOVEMBRE 2020