Home

L'ASCOM CHIEDE UN COINVOLGIMENTO DIRETTO DELLE CATEGORIE PER USCIRE DALLA CRISI


PER USCIRE DALLA CRISI CAUSATA DAL COVID L'ASCOM CONFCOMMERCIO, A 15 MESI DAL SUO "TUTTI CONVOCATI", CHIEDE UN COINVOLGIMENTO DIRETTO DELLE CATEGORIE ECONOMICHE PADOVANE NELLE SCELTE STRATEGICHE.
BERTIN, RIPRENDENDO LE PAROLE DEL PRESIDENTE MATTARELLA, CHIEDE DI NON SPRECARE "ENERGIE E OPPORTUNITA' PER INSEGUIRE ILLUSORI VANTAGGI DI PARTE"

"Ha detto bene il Presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno: "La pandemia ha accentuato limiti e ritardi nel nostro Paese", sottolineando in tal modo che è tempo di voltare pagina se veramente si vuole dare una prospettiva di sviluppo agli italiani".
Il presidente dell'Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin, coglie la palla al balzo dell'intervento di Mattarella per tornare a reclamare, anche per la nostra comunità locale, scelte concrete e coraggiose.

"Quando - ricorda - nell'ottobre del 2019 abbiamo chiamato tutti gli stakeholder padovani ad un confronto per quello che avevamo definito in uno slogan il nostro "Tutti convocati", avevamo chiesto che ai buoni propositi si sostituissero le scelte. Ebbene, in questi 15 mesi, di scelte vere, strategiche e non solo tattiche soprattutto per quanto riguarda la città, ne abbiamo viste pochine".

Bertin non dimentica che 10 di quei 15 mesi sono stati preda del Covid, per cui è evidente che le giustificazioni possono essere tante.

"Ma adesso che l'arrivo dei vaccini fa sperare in una ripresa, è doveroso che chi ha responsabilità di governo, anche a livello locale, impieghi i prossimi mesi, diciamo da qui all'estate, per mettere nero su bianco cosa si vuol fare per ridare slancio ad una realtà sociale ed economica che sta soffrendo moltissimo".

Purtroppo questi mesi di pandemia hanno dimostrato che, se non altro a livello di governo centrale, poco o nulla si è fatto per coinvolgere nelle scelte le categorie economiche.

"Talune iniziative - continua Bertin - avrebbero potuto essere più rispondenti alle esigenze dei cittadini e delle imprese se solo il governo Conte si fosse degnato di consultare le rappresentanze del mondo produttivo dimostrando, in tal modo, un'innata volontà, caldeggiata da qualche anno a questa parte, di by-passare i corpi intermedi che, invece, si sono dimostrati in grado di far fronte, con senso di responsabilità e abnegazione non riscontrata in tanti apparti dello Stato (abnegazione e sacrificio che hanno caratterizzato, per contro, sanitari e forze dell'ordine) ad una continua modificazione delle norme e dei divieti, rappresentando quasi sempre l'unico faro acceso nel bel mezzo della tempesta".

Parte dunque da qui, dalla necessità di coinvolgere gli apparati produttivi nelle scelte di una città e di una provincia, l'invito che il presidente dell'Ascom Confcommercio rivolge, di nuovo, a chi ha responsabilità amministrativa.
"Sempre il Presidente della Repubblica - aggiunge - ha invitato a non sprecare "energie e opportunità per inseguire illusori vantaggi di parte". E' un invito talmente condivisibile e riscontrabile anche alle nostre latitudini che dovrebbe rappresentare la via maestra per ogni scelta che verrà effettuata non tra vent'anni, ma nei prossimi mesi".

Bertin rivendica dunque un ruolo, per i corpi intermedi, nel disegno complessivo della nostra realtà locale.

"Un ruolo che, nei prossimi giorni, in occasione dell'incontro promosso dal presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono, l'Ascom chiederà che venga assunto dalle organizzazioni imprenditoriali per richiamare la politica alle propri responsabilità. Un serio confronto sulla viabilità non può "perdersi" attorno all'ex Prandina o alla ciclabile di via Gattamelata così come Padova Est non può pensare di veder crescere il nuovo polo ospedaliero senza aver valutato come dovrà cambiare l'intero contesto. Lo stesso dicasi per gli investimenti dell'Università (si pensi solo alla ex Piave) che dovrà continuare ad essere un fattore di sviluppo straordinario per tutti noi così bisognerà avere idee chiare su come rilanciare il turismo e con esso un tessuto ricettivo e commerciale che se è logico che dovrà riposizionarsi è altrettanto logico che non potrà farlo con le sole proprie forze".

Insomma: Bertin nel "riconvocare tutti" chiede una visione prospettica che nasca dalla consultazione. La politica di casa nostra sarà in grado - o vorrà - dargli una risposta?

PADOVA 4 GENNAIO 2021