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#PADOVATUTTICONVOCATI. IL SINDACO GIORDANI: STIAMO RIDISEGNANDO PADOVA

IL SINDACO GIORDANI ALL’ASCOM CONFCOMMERCIO PER #PADOVATUTTICONVOCATI: “STIAMO DISEGNANDO LA PADOVA DEI PROSSIMI 20/30 ANNI”.
BERTIN: “DOBBIAMO DIVENTARE ATTRATTIVI”

L’obiettivo: fare in modo che Padova torni ad essere la capitale del Nordest, che torni attrattiva, che liberi le mille potenzialità che ha.
Il modo: sfruttare il momento per ridisegnare completamente, anche grazie all’intervento dell’architetto Boeri, quella che sarà la città non dei prossimi 10 ma dei prossimi 20/30 anni.
Gli attori: in primo luogo il Comune, supportato dagli esperti, ma senza per questo rinunciare al ruolo fondamentale delle organizzazioni imprenditoriali e prima ancora dei cittadini.
Tutto questo nel lungo, circostanziato, amichevole incontro svoltosi questa mattina nella sede dell’Ascom Confcommercio di Padova tra il sindaco Sergio Giordani, accompagnato dall’assessore alle attività produttive Antonio Bressa ed i vertici dell’Ascom, nell’ambito della nuova tornata di #padovatutticonvocati, l’iniziativa avviata nel pre-pandemia con gli stakeholder padovani ed ora ripresa nella prospettiva di una ripartenza che si spera non tardi oltre l’estate anche grazie ad una massiccia campagna vaccinale.
A supportare il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin, tutti e quattro i vicepresidenti (Franco Pasqualetti, Silvia Dell’Uomo, Ilario Sattin e Michele Ghiraldo) oltre al direttore generale Otello Vendramin e al direttore di Ascom Servizi, Federico Barbierato.
“C’è – ha esordito Bertinuna città che si sta sviluppando nel quadrante Est (nuovo ospedale, nuova questura, nuova destinazione del quartiere fieristico, ecc.) ma c’è anche una città che conta molto sugli investimenti dell’Università e una città che, col territorio che la circonda, avrà straordinarie chance per il turismo non appena questo sarà possibile. Una città, infine, che deve diventare il più possibile attrattiva per alimentare investimenti”.
Giordani non ha eluso le aspettative ed anzi ha elencato non tanto le cose fatte (che pure sono state molte in questi anni di amministrazione), ma soprattutto le cose da fare.
Ecco allora che fiera, Arcella, stazione, piazza Insurrezione, tram, Prandina sono stati gli argomenti che il sindaco ha affrontato non mancando di sottolineare quanto e come la burocrazia non manchi mai di mettersi di traverso.
Però la volontà di procedere c’è e se la Fiera, grazie al lavoro svolto in combinata con Camera di Commercio e Università potrà aspirare a nuovo ruolo e nuova vita, l’Arcella, anche grazie ad una rivisitazione della stazione ferroviaria “premiata” dall’alta velocità, potrà effettivamente diventare quella “città nella città” che la cronaca sembra non riconoscerle ma che è nella realtà delle cose.
Per piazza Insurrezione, una volta che questa potrà essere liberata dal parcheggio per essere restituita ai cittadini (ma i proventi che questo garantisce vanno comunque assicurati alle casse comunali), il progetto è ambizioso. Non solo perché si vorrebbe poter coinvolgere il palazzo ex Inps, ma perché – e su questo si è soffermato Pasqualetti anche nella sua veste di vicepresidente camerale – la scelta della Camera di Commercio di non cedere lo stabile della propria sede, aveva come obiettivo finale quello di un coinvolgimento di tutta quell’area vasta che comprende corso Milano, via Santa Lucia, via Dante in modo da collegare questa parte della città con quella più centrale del Liston.
Il tram, nel giudizio di Giordani, offrirà, nell’arco però di non meno di 6/7 anni, una mobilità in grado di collegare tutte le diverse parti della città mentre sulla Prandina una destinazione anche a parcheggio è nella logica delle cose. “Soprattutto adesso – ha sottolineato Bertin – che le auto sono sempre meno inquinanti ed un sistema di parcheggi intelligenti, unito ad una segnaletica efficace, potrà agevolare al massimo la ricerca di un posto per la sosta per chi verrà in città”.
Non sono mancati anche i riferimenti allo stadio Euganeo per il quale si prospettano tempi rapidi per il nuovo assetto (pronto per l’inizio del nuovo campionato che si spera sia in serie B perché – ha detto il sindaco – “anche il calcio aiuta a dare risalto ad una città”) mentre tempi più lunghi si prospettano per gli impianti che dovrebbero sorgere a corollario.
Tempi ristretti (si parla dell’autunno) anche per il parco all’ex Boschetti, così come per il Concordi, il Plaza e Leroy Merlin.
Un capitolo a parte sindaco e Bertin l’hanno voluto riservare agli insediamenti della grande distribuzione.
“Stabilito – ha detto Giordani – che io non ho concesso un metro quadrato di nuova superficie, va da sé che in questi anni siano sorte molte strutture”.
Strutture che rischiano, secondo i vertici dell’Ascom, di diventare scatoloni vuoti quando la concorrenza, visto che le quote di mercato non cambiano, giocoforza ne farà chiudere qualcuna.
Molti altri gli spunti di un incontro che non ha mancato di ricordare che sono parecchie anche le aspettative sul fronte della decisione, a luglio, dell’Unesco e, quindi, sul fronte turistico che, è stato ribadito a più riprese, può vantare le bellezze della città d’arte ma anche le straordinarie opportunità offerte dalle terme, dai colli, dalle città murate, ecc.

PADOVA 9 MARZO 2021