DURANTE LA PANDEMIA LA SPESA DELLE FAMIGLIE DECISAMENTE ORIENTATA VERSO IL “PIANETA CASA”.
SU TUTTO: PRODOTTI TECNOLOGICI, ELETTRODOMESTICI, RISTRUTTURAZIONI.
DELL’UOMO (FIMAA ASCOM): “A PADOVA E PROVINCIA SI CERCANO CASE CON GIARDINO, CON UNA STANZA IN PIU’ O COMUNQUE APPARTAMENTI CON TERRAZZO”.
IL PRESIDENTE BERTIN: “LA CONFERMA CHE TUTTO NON SARA’ PIU’ COME PRIMA”
“Casa dolce casa”.
Se c’è una cosa che la pandemia ci ha fatto scoprire, queste sono le quattro mura domestiche. O meglio: molto spesso ci ha fatto scoprire l’”inadeguatezza” delle quattro mura domestiche per cui, come sottolinea Silvia Dell’Uomo, presidente degli agenti di commercio della Fimaa Ascom Confcommercio di Padova, “Adesso, a Padova e provincia, si va alla ricerca di case con giardino o, comunque, di un appartamento che abbia una stanza in più o almeno un terrazzo”.
Un ragionamento che calza perfettamente con quanto rivela l’Ufficio Studi di Confcommercio che, ad aprile 2021, vede la spesa delle famiglie decisamente orientata sul comfort domestico inteso in senso ampio.
“Se non sorprende – commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – che al primo posto ci sia l’acquisto di prodotti tecnologici (32,9% contro il 30,9% di un anno fa ed il 29,9% del marzo ’19), evidentemente trainati da home working e dad studentesca, non sembrava altrettanto scontato che fossero elettrodomestici e mobili per la casa a piazzarsi subito dietro con un 31% che è superiore di un buon +1,4% rispetto al 29,6% del 2019 e, soprattutto, la ristrutturazione dell’abitazione che sale dal 26,5% del 2019 al 28,2% del 2021, complice, probabilmente, anche il provvedimento governativo sul 110%”.
All’abitazione in senso ampio fa riferimento anche un altro indicatore in aumento che infatti passa dal 6,4% del 2019 al 7,4% del 2021.
Dunque acquisti “stimolati” quasi esclusivamente dalla necessità più che dalla voglia di spendere. Ed infatti, se ritorniamo ai prodotti tecnologici, dall’inizio dell’emergenza Covid-19, ciò che si è più venduto sono stati i dispositivi hardware (22,8%), gli abbonamenti a Pay Tv e piattaforme televisive in streaming (18,8%), l’installazione di connessioni Internet più veloci (18,7%).
“In attesa che le riaperture stimolino il resto dei consumi – conclude Bertin – dobbiamo far tesoro di quanto ci dicono questi dati, ovvero che tutto non sarà più come prima, compresi gli acquisti online che si possono tranquillamente fare dal divano di casa tra una serie tv ed una partita di calcio e che obbligano il commercio tradizionale ad un cambio di passo non semplice ma dagli sviluppi interessanti!”
PADOVA 20 MAGGIO 2021