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PONTE DEL 2 GIUGNO: TURISMO PADOVANO IN LEGGERA RIPRESA

TURISMO PADOVANO IN LEGGERA RIPRESA PER IL PONTE DEL 2 GIUGNO, MA L’OCCUPAZIONE DELLE STANZE SARA’ ALL’ULTIMO MINUTO.
SORANZO (PADOVA HOTELS FEDERALBERGHI ASCOM): “ANDRA’ SICURAMENTE MEGLIO (E CI VOLEVA POCO) MA PESA ANCORA L’INSICUREZZA DEGLI ULTIMI 15 MESI”.
IL PRESIDENTE DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO, BERTIN: “DAL SANTO UN’OCCASIONE DI RILANCIO ANCHE DEL COMMERCIO CITTADINO”

“Arrivano, non tantissimi, ma soprattutto arrivano all’ultimo momento e la nostra organizzazione, con le difficoltà connesse alla difficile ricerca di lavoratori, fa difficoltà a tenere il passo”.
Sono giorni intensi quelli che caratterizzano l’attività, finalmente “quasi normale”, degli alberghi padovani.
“Per il ponte del 2 giugno – spiega Monica Soranzo, presidente di Padova Hotels Federalberghi Ascom ConfcommercioFederalberghi nazionale prevede un movimento turistico di quasi 9 milioni di italiani che, per i loro spostamenti, prediligeranno il Belpaese.  Niente a che vedere con quanto succedeva prima del Covid, ma se pensiamo ai chiari di luna del 2020, il turismo italiano, ma solo in minima parte quello padovano, potrebbe quasi gridare al miracolo”.
Sant’Antonio in questo caso non c’entra. O almeno c’entra per ciò che riguarda i giorni a ridosso del 13 giugno. Una data sulla quale fonda le proprie speranze di ripresa anche il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin.
“Da sempre la festività del patrono – sottolinea il presidente – coincide con un momento di grande attenzione verso la città. Quest’anno abbiamo l’opportunità di agganciare la fase di ripartenza con la festività ed è un’ottima opportunità per rilanciare non solo il turismo ma anche il commercio cittadino che ha la prima, vera, grande occasione per dimostrare la sua centralità nel contesto veneto”.
“Per quanto riguarda invece il 2 giugno – aggiunge Soranzo – direi che la voglia di ricominciare, lasciandosi alle spalle un periodo nerissimo, coincide con la voglia di vacanza. Ma anche in questo caso dobbiamo fare i conti con l’insicurezza generata dai troppi “stop & go” di questi lunghissimi 15 mesi. Per cui le prenotazioni si contano sulle dita di una mano: in tanti, da quello che mi dicono anche i colleghi, arriveranno all’ultimo minuto complice anche un meteo che, in queste settimane, ha fatto decisamente i capricci”.
Per il resto gli operatori restano in attesa che il green pass faccia la sua parte, anche e soprattutto per l’ingresso dei turisti che raggiungeranno l’Italia e quindi anche Padova provenendo da Paesi stranieri.
“L’indagine commissionata da Federalberghi – conclude la presidente Soranzo – dice che la quasi totalità degli italiani sceglierà di restare nel proprio Paese (89,6%) ma si orienterà con più scioltezza verso regioni diverse. Oggi si teme meno la diffusione del contagio e, nel contempo, c’è grandissima attenzione al rispetto del piano vaccinale. Noi speriamo che, nella scelta che faranno i connazionali, oltre al mare (72,7%) e ai monti (8,4%) ci sia spazio anche per le città d’arte (5,2%) e per Padova in particolare magari supportata da qualche buona notizia sul fronte del nuovo riconoscimento Unesco”.
L’indagine rivela infine che l’albergo sarà di gran lunga l’alloggio preferito (28,1%), seguito da casa di parenti e amici (17,8%), dai bed & breakfast (16,7%) e dalla casa di proprietà (12,8%).

Padova 30 maggio 2021