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STOP DAL CONSIGLIO DI STATO AL PROGETTO DEL MEGACENTRO DI DUE CARRARE

MEGACENTRO DI DUE CARRARE.
LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO METTE UNA PIETRA TOMBALE SUL PROGETTO. 
LA SODDISFAZIONE DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO. IL PRESIDENTE BERTIN: “QUEL TIPO DI SVILUPPO NON E’ PIU’ COMPATIBILE NE’ COL COMMERCIO NE’ CON L’AMBIENTE”

“Consta di ben 24 pagine la sentenza del Consiglio di Stato, ma bastano le poche righe finali per mettere la pietra tombale alla vicenda del megacentro di Due Carrare". Le poche righe richiamate dal presidente dell'Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin, sono quelle che chiudono la decisione del Consiglio di Stato.
Al riguardo – si legge alla fine della lunga disquisizione giuridica - la
Corte Costituzionale (sentenza n. 276/2020), in un caso assimilabile, ha chiarito che all’obiettivo di tutelare valori costituzionali primari “non può all'evidenza opporsi l'eventuale approvazione di un progetto di trasformazione edilizia, che, ove realizzata, metterebbe a repentaglio il pregio ambientale dell'area e si porrebbe quindi in contraddizione con l'avvenuto riconoscimento del suo valore. L'aspettativa edificatoria dei privati non può dunque essere considerata un elemento idoneo a impedire il pieno esplicarsi della tutela del bene riconosciuto di valore ambientale”.
Gioco, set e partita. “Dopo anni di battaglie – sottolinea nel suo personalissimo “bollettino della vittoria” il
presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – di presìdi, di manifestazioni, di speranze e di delusioni, il Consiglio di Stato mette la parola fine ad una vicenda che ha visto l’Ascom Confcommercio sempre in prima linea nel mobilitare i propri associati a sostegno di alcuni principi fondamentali: stop al consumo di suolo, stop a nuovi insediamenti che non servono alla comunità ma sono solo investimenti immobiliari, stop allo sfregio del patrimonio culturale ed ambientale rappresentato dal castello del Catajo. E soprattutto stop alla grande fake new dei mille posti di lavoro creati visto che quelli eventualmente realizzati per il megacentro sarebbero andati a scapito dei tanti, troppi negozi che avrebbero chiuso in un raggio di non meno di 40 chilometri”.
La soddisfazione, all’
Ascom Confcommercio, è palpabile, ma la “battaglia del Catajo” non viene vista come un punto d’arrivo, semmai come un punto di partenza. “La sentenza del Consiglio di Stato – rilancia Bertin – è un assist importante per la Regione alla quale chiediamo di riprendere in mano la questione della grande distribuzione. La proliferazione di supermercati sopra e sotto i 1500 metri quadrati, magari frutto di concessioni vecchie, va combattuta perché quel tipo di sviluppo non è più compatibile né col commercio né con l’ambiente”.
“Ai tanti – conclude il
presidente dell’Ascom Confcommercio – che con noi hanno rintuzzato colpo su colpo un attacco al patrimonio ambientale, culturale ed economico di un intero territorio, oltre che al legale che ha seguito la vicenda, va il mio personale ringraziamento. L’unità d’intenti che ci ha caratterizzato in questa lunga e sofferta battaglia deve farci riflettere sul valore dell’unità e sulla capacità che ha la mobilitazione delle persone nel raggiungimento di obiettivi importanti”.

DUE CARRARE 30 GIUGNO 2021