L’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA CHIEDE LA PROROGA DELLA CASSA INTEGRAZIONE PER IL COMPARTO DEL TURISMO IN SCADENZA IL PROSSIMO 31 DICEMBRE.
IL PRESIDENTE BERTIN: “NON SOLO: SERVONO ANCHE DECONTRIBUZIONE PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO E INDENNIZZI CERTI E IMMEDIATI PER CHI E’ COSTRETTO DI NUOVO A CHIUDERE PER DECRETO”
Minimo minimo serve la proroga della cassa integrazione.
“Per le attività ferme a causa dell’emergenza sanitaria – chiede con forza il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – la cassa integrazione che scade il prossimo 31 dicembre va prorogata di almeno sei mesi. Serve poi la decontribuzione per il reinserimento lavorativo per il comparto del turismo organizzato composto da un’alta percentuale di micro imprese con meno di cinque dipendenti, che non hanno dunque alcun altro strumento a tutela dei livelli di occupazione, e abbiamo bisogno di indennizzi certi e immediati per le discoteche che continuano ad essere le più penalizzate di fronte alla nuova emergenza pandemica con la chiusura per decreto”.
Purtroppo il riacutizzarsi del Covid non solo non permette di riequilibrare i numeri complessivi del turismo per il 2021 ma costringe le imprese, soprattutto della ristorazione e dell’hotellerie, a fare i conti con le disdette “last minute”.
“E’ evidente –prosegue Bertin - che il Governo deve rimettere mano alla borsa e sostenere le componenti della filiera turistica adottando misure sugli ammortizzatori sociali senza gravare di costo le imprese, favorendo l’accesso al credito, ma soprattutto prevedendo interventi fiscali e di contributi a fondo perduto congrui rispetto alle perdite subite".
“Di una cosa – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – sono certo: al cospetto di questa nuova ondata, le risorse messe in campo finora dal Governo non sono sufficienti soprattutto se consideriamo che per l’economia italiana il turismo rappresenta una fetta importante dalla quale, peraltro, non possiamo prescindere”.
Padova 28 dicembre 2021