PER L’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA INTERESSATO IL 65% DELLE FAMIGLIE DELLA PROVINCIA.
IL PRESIDENTE BERTIN: “OTTIMA OCCASIONE PER PRIVILEGIARE I NEGOZI DI VICINATO”.
CAPITANIO (FEDERMODA ASCOM PADOVA): “SALDI INDISPENSABILE SOSTEGNO ALLA NECESSARIA LIQUIDITA’”.
LE REGOLE PER UN ACQUISTO SICURO
Delle 400mila famiglie che compongono la popolazione della provincia di Padova, almeno il 65% usufruirà dei saldi se non altro per aggiornare il guardaroba.
“In un momento come questo – dichiara il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – dove l’incertezza la fa da padrona, i saldi, pur con tutti i loro limiti, rappresentano pur sempre un buon momento per ridare fiato al commercio. Quest’anno poi, con l’inflazione che avanza spinta dai rincari soprattutto dell’energia, fungeranno anche da calmiere”.
Le previsioni per quelli che, si spera, siano gli ultimi saldi “pandemici” e che, per quanto riguarda la quasi totalità delle regioni italiane (e dunque anche il Veneto), cominceranno mercoledì 5 gennaio, sono discretamente buone.
“Una nostra stima – conferma Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova – fissa in 130 euro pro capite la spesa in quel 65% di famiglie che, se non interverranno fatti negativi, dovrebbero varcare le soglie dei negozi per fare acquisti”.
Siamo dunque nell’ordine dei 45 milioni di volume d’affari per gli esercizi della nostra provincia che hanno comunque qualche difficoltà sul piano della consistenza delle scorte.
“Diciamo che a spingere i saldi di questo inizio 2022 – continua Capitanio – dovrebbe essere la voglia delle famiglie di concedersi una soddisfazione dopo tanti mesi di restrizioni e cosa c’è di meglio di un “autoregalo” di moda?”
Dunque la speranza c’è se non altro perché le vendite di fine stagione, nei negozi ma anche nei mercati, sono sempre una straordinaria opportunità per i consumatori.
“Per i commercianti invece – aggiunge Capitanio – sono un indispensabile sostegno a quella necessaria liquidità sull’altare della quale si rinuncia ai margini di guadagno nella speranza che possano aiutare a far trovare una stabilità di cui tutti abbiamo bisogno”.
“C’è poi un altro aspetto – conclude il presidente Bertin – che mi sento di sottolineare ed è quello che i saldi, soprattutto di quest’anno, sono una gran bella occasione per privilegiare i negozi di vicinato. Così come a Natale abbiamo sostenuto gli esercizi di prossimità invitando i consumatori a comprare “sotto casa”, anche in occasione dei saldi rinnoviamo l’invito a scegliere i punti vendita presenti in città e nei paesi della provincia perché lì sanno che troveranno fiducia, cordialità, servizio, prova e consegna istantanea. E, ovviamente, prezzo”.
SALDI: "MANUALE" PER UN ACQUISTO SICURO
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
- Rispetto delle distanze:occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
- Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
- Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi
- Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione;
- Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come "Saldi chiari e sicuri", “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.
PADOVA 3 GENNAIO 2022