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AL “PADOVA TUTTI CONVOCATI” DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO, DI SCENA QUESTA MATTINA L’INTERPORTO

IL PRESIDENTE PASQUALETTI: “INNOVAZIONE ED AUTOMAZIONE TOTALE, QUESTO IL NOSTRO OBIETTIVO”.
CON UN OCCHIO DI RIGUARDO PER IL RISPETTO DELL’AMBIENTE

Interporto Padova, un’altra felice intuizione del visionario presidente della Camera di Commercio degli anni ’70, Mario Volpato, che il prossimo anno festeggerà i 50 anni dalla sua costituzione e che oggi si candida ad essere una delle infrastrutture in grado di far fare alla città e al territorio un importante salto di qualità.

D’altra parte con i suoi 2 milioni di metri quadrati complessivi (dei quali più di un milione in proprietà), i suoi 270mila mq coperti di soli magazzini, i 40mila mq destinati ad uffici direzionali, un numero altrettanto cospicuo di celle a temperatura controllata, 350mila mq di terminal intermodali e, soprattutto, 150 aziende insediate che danno lavoro a circa 3mila persone ed un numero di treni merci che in un anno raggiunge la cifra di 8mila unità ai quali si aggiungono i 600mila mezzi stradali movimentati, Interporto Padova è pronto ad investire per consolidare un ruolo che lo pone ai vertici della logistica e dell’intermodalità europea con collegamenti, tra gli altri, con il porto di Genova e quelli di Rotterdam e Colonia.

“Investimenti – ha detto il presidente dell’Interporto Franco Pasqualetti in audizione questa mattina all’Ascom nel quadro degli incontri di “Padova tutti convocati” organizzati dall’organizzazione territoriale di Confcommercio della quale, peraltro, è vicepresidente – che sono orientati decisamente verso l’innovazione”.

Un’innovazione che ha portato, negli anni scorsi, l’azienda partecipata al 90% da Comune, Camera di Commercio e Provincia di Padova (più quote minoritarie di FS e privati tra i quali la stessa Confcommercio) a dotarsi di 4 gru a portale poi diventate 5 e con una sesta già in programmazione che hanno permesso un abbattimento non solo dei tempi ma anche dei costi.

“L’obiettivo – ha proseguito Pasqualetti, che era accompagnato dal vicedirettore Paolo Pandolfo – è di giungere quanto prima all’automazione totale della movimentazione delle merci e ad un’attività dell’Interporto H24”.

Un’innovazione che ben si coniuga col rispetto dell’ambiente visto che, al di là dei 280mila mq di fotovoltaico (tutti installati sulle coperture) che producono 12 megawatt a fronte dei 9 impiegati dalla struttura, si viaggia veloci verso un’intermodalità dei semirimorchi che, montati sui treni, tolgono traffico sulle autostrade.

Una vocazione, quella ambientale, che a Padova e ad Abano Terme significa anche Cityporto, ovvero il servizio, non direttamente gestito da Interporto, che provvede alle consegne con mezzi a basso impatto ambientale.

Insomma, un vero e proprio mondo forse poco conosciuto dai padovani che infatti, quando l’estate scorsa si è pensato di inserirlo nel programma dei “Notturni d’arte” ha raggiunto il sold out nel giro di 24 ore.“Nelle nostre consultazioni per il “Padova tutti convocati” – ha rilevato in chiusura di incontro il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin – abbiamo inserito per la prima volta anche l’Interporto. Una scelta che si è rivelata molto positiva perché oggi abbiamo avuto netta la percezione che in quel sito si sta facendo un grande servizio all’economia del territorio”.

Padova 15 marzo 2022