MERCOLEDI’ 23 MARZO, ALLE 12, DI SCENA L’UNIVERSITA’ DI PADOVA CON LA RETTRICE DANIELA MAPELLI
Al “Padova tutti convocati”, ovvero l’iniziativa dell’Ascom Confcommercio volta a conoscere come gli stakeholder padovani prefigurano lo sviluppo del territorio forti dei fondi del PNRR in funzione post-pandemica ma obbligatoriamente in fase di rivisitazione alla luce degli eventi bellici in Ucraina, è la volta dell’Università di Padova.
Dopo le “audizioni” del senatore Antonio De Poli; del presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro; dell’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, Roberto Marcato; del presidente della Provincia, Fabio Bui; del sindaco, Sergio Giordani e del presidente dell’Interporto, Franco Pasqualetti, è ora il momento della rettrice dell’Università, Daniela Mapelli, attesa mercoledì 23 marzo nella sede dell’Ascom in piazza Bardella alla Stanga alle 12.
“I primi incontri – ha detto il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin – hanno evidenziato come fossero veramente tanti i campi di intervento del PNRR che ora però devono essere per forza di cose ricalibrati in conseguenza del conflitto. L’Università, già nelle passate edizioni del “Padova tutti convocati” aveva evidenziato una grande propensione agli investimenti per cui l’incontro con la rettrice Mapelli riveste un’importanza fondamentale proprio per capire come e dove si svilupperà l’Università e, con essa, la città”.
E che l’incontro rivesta un’importanza notevole lo dimostra il fatto che con la rettrice interverranno all’incontro in sede Ascom anche il prorettore alla didattica, Marco Ferrante; il prorettore all’edilizia, Carlo Pellegrino; il delegato alla logistica, utilizzo ed informatizzazione delle aule, Andrea Vinelli.
“Nelle scorse edizioni – ha concluso il presidente Bertin - la serie di consultazioni ci ha permesso di raccogliere e mettere in fila le progettualità che le singole istituzioni avevano in animo di realizzare. Adesso, grazie ai fondi del PNRR, c’è la possibilità di vedere realizzati anche progetti che, magari, restavano confinati nel libro dei sogni. Purtroppo la situazione generale non induce all’ottimismo ma è soprattutto nei momenti di difficoltà che pensare in grande significa anche garantirsi anni di sviluppo”.
Un ragionamento che calza a pennello per un’istituzione come l’Università che quest’anno festeggia gli 800 anni dalla fondazione.
PADOVA 22 MARZO 2022