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LA RIUNIONE DELLA GIUNTA DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO PER UNA VALUTAZIONE DELLA CRISI


IL PRESIDENTE BERTIN: “CONSUMI STROZZATI DA GUERRA, INFLAZIONE E COSTI DELL’ENERGIA E PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO TROPPO TIMIDI”

Riunione d’urgenza della giunta dell’Ascom Confcommercio di Padova per una valutazione delle ripercussioni che la guerra in Ucraina, l’inflazione ed il caro energia stanno avendo sui consumi e per un giudizio sull’iniziativa del governo.
L’azione del governo è debole – ha commentato al termine dei lavori il presiedente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin – e non sembra assolutamente in grado di far fronte ad un’emergenza che tocca imprese e famiglie”.
In particolare, più ancora che sulle imprese, l’attenzione della giunta dell’Ascom si è concentrata sulle famiglie dalle quali dipendono i consumi.
“Una nostra rilevazione – ha proseguito Bertin – individua in non più del 10% le famiglie che non avranno problemi, per le altre il pagamento delle bollette e il costo del rifornimento di carburante corrisponderanno ad un taglio dei consumi nei ristoranti, nei bar, nei viaggi e nell’abbigliamento, ovvero in tutto il comparto del terziario di mercato che rappresentiamo”.
Di sicuro non ci voleva la guerra in  Ucraina. Al turismo di casa nostra, infatti, oltre ai mancati arrivi internazionali rischiano di sommarsi, con segno negativo, anche gli arrivi degli italiani.
“Si stima – continua Bertin – che almeno la metà degli italiani ridurranno la spesa per le vacanze, comprese anche le brevi che sono pur sempre quelle che alimentano il turismo delle città d’arte. Un vero peccato per Padova che, grazie ad Urbs Picta, stava proponendosi sul mercato con eccellente appeal”.
Fin qui l’analisi. Ma sono le soluzioni quelle che non sembrano all’altezza.
“Ci saremmo aspettati – ha detto ancora il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – che, ad esempio, la rateazione delle bollette non riguardasse solo le famiglie con Isee sotto i 12mila euro, ma l’intera platea, così come ci saremmo aspettati un più robusto intervento per ridurre il costo dei carburanti. Troppo pochi 25 centesimi a fronte di un carico fiscale che, in questo momento, supera il valore di un euro per litro e, soprattutto, troppo timido l’approccio. Evidentemente non si coglie l’opportunità che mettere più soldi nel budget delle famiglie corrisponde a rivitalizzare l’economia che, dopo due anni di pandemia, sembrava in grado di rialzare la testa e che invece, tra guerra e costi incomprimibili, rischia di avventurarsi in un lungo tunnel buio”.

PADOVA 22 MARZO 2022