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"PADOVA TUTTI CONVOCATI": CHIUSURA CON IL PRESIDENTE SANTOCONO


ALL’INCONTRO DEL “PADOVA TUTTI CONVOCATI” DELL’ASCOM COL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO, ANTONIO SANTOCONO, LA QUESTIONE DELLA RICETTIVITA’ COLLEGATA ALL’AVVIO DEL CENTRO CONGRESSI

Il problema dell’accoglienza collegata all’avvio dell’attività del Centro Congressi ha fatto irruzione questa mattina nell’incontro con Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio, protagonista dell’ultimo appuntamento dell’iniziativa dell’Ascom Confcommercio, “Padova tutti convocati”.
“Fra qualche giorno – ha detto nel corso dell’incontro al quale erano presenti numerosi componenti il consiglio direttivo il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio BertinPadova Congress inizierà la propria attività e se, come speriamo e come sembra stia avvenendo, la nuova infrastruttura porterà a Padova migliaia di congressisti, avremo il problema di non poterli alloggiare tutti in città ma dovremo fare affidamento anche sull’ampia ricettività delle terme”.
Già, le terme. Ma come fare per collegare in tempi rapidi le due realtà?
“Servirà approntare un transfer – ha proseguito Bertin – in modo da realizzare una “soluzione ponte” in attesa di una soluzione stabile. E per farlo è necessario che i soci di Padova Hall e i comuni interessati si mettano attorno ad un tavolo per valutare il da farsi”.
Un’ipotesi di “soluzione ponte” è venuta fuori dall’incontro stesso: un collegamento dalle terme al capolinea sud del tram e quindi, con corse aumentate, dal capolinea alla stazione.
Una tematica sottoscritta in pieno dal presidente della Camera di Commercio che nel corso dell’abbondante ora e mezza di illustrazione di cosa sta facendo e cosa farà la CCIAA per sfruttare appieno i fondi del PNRR, ha affrontato numerose tematiche.
“La  – ha detto – è la nostra prima missione. Attraverso di essa e, soprattutto, attraverso il riconoscimento che Infocamere è parte integrante del sistema camerale, potremo sostenere lo sforzo delle nostre imprese”.
Imprese che hanno molto sofferto ma hanno anche imparato molto dalla pandemia.
“Lo smart working prima del covid – ha proseguito il presidente della Camera di Commercio – era un fenomeno del tutto sconosciuto mentre adesso è entrato a pieno titolo nel nostro modo di lavorare”.
E che la Camera guardi al digitale come elemento dalle enormi potenzialità, lo si evince dal fatto che molto si è investito su Competence Center, Digital Innovation Hub, Punti Impresa Digitale e lo stesso Centro Congressi. Tutti interventi pienamente compatibili col PNRR e che sono alla base di un progetto di revisione a 360 gradi del sistema fieristico.
Particolare attenzione Santocono l’ha poi rivolta ai trasporti e alla formazione.
Sui primi ha rilevato come l’alta velocità significhi sviluppo economico.
“Un esempio? L’Emilia-Romagna ha migliorato il proprio Pil del 2% mentre il Veneto è rimasto al palo”.
Lo stesso dicasi per la formazione.
“Da un lato – ha osservato il presidente Santocono – continuiamo ad avere un’alta dispersione scolastica, dall’altro abbiamo anche il problema che dopo aver formato ottimi cervelli li perdiamo perché, se non vanno all’estero, se ne vanno a Milano o a Bologna”.
Ma non tutto è negativo. L’esperienza degli ITS, ad esempio, sarà un elemento di trasformazione.
“Non solo perché formarsi in un ITS vorrà dire essere impiegato nella stessa azienda dove si svolge la metà del percorso formativo, ma vorrà dire potersi eventualmente iscrivere all’Università con crediti tali da poter affriontare già il secondo anno”.
Insomma un quadro in divenire che troverà, Santocono se ne è dimostrato convintissimo, in turismo e cultura volani di sviluppo importanti sui quali la Camera di Commercio continuerà ad investire.
Dagli interventi che sono seguiti è infine emersa, prepotente, una preoccupazione, in qualche modo trasversale: o questo Paese si decide a sburocratizzare o anche le migliori intenzioni si infrangeranno su questo scoglio.


PADOVA 31 MARZO 2022