DA SABATO 2 LUGLIO AL VIA I SALDI ESTIVI 2022.
CAPITANIO (PRESIDENTE FEDERMODA ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “CAUSA AUMENTO DEI COSTI SARANNO SALDI DIVERSI CON MENO MERCE E MENO SCONTI”.
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “COMUNQUE APPUNTAMENTO IMPORTANTE PER CONSUMATORI E COMMERCIANTI”
La notizia è che quest’anno saranno saldi diversi.
“Diversi perché ci saranno meno merce e sconti più ridotti”.
Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova e vicepresidente nazionale del comparto moda di Confcommercio, anticipa le novità per i saldi estivi 2022.
“Si comincerà sabato 2 luglio – spiega Capitanio – e, una volta tanto, tutte le regioni partiranno lo stesso giorno (solo la Sicilia anticiperà a venerdì 1° luglio, mentre norme del tutto particolari sono previste per i negozi delle Province Autonome di Trento e Bolzano)”.
”Come vuole la tradizione che resiste nonostante il commercio sia profondamente cambiato nel corso di questi anni – aggiunge il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin - si tratta di un appuntamento importante sia per i consumatori che per i commercianti”.
Si diceva: saldi diversi.
“Diversi – continua Capitanio – perché i negozi hanno meno giacenze. Prima la pandemia e poi la guerra col loro corollario di merce più cara, hanno ridotto gli ordini e, di conseguenza, anche le rimanenze. I costi di gestione sono schizzati alle stelle andandosi ad aggiungere ad una penuria del cotone che oggi, sui mercati internazionali, risulta preziosissimo”.
Da qui la scelta di produrre sul consumato da parte delle industrie col risultato che in negozio si registrano oggi scaffali meno forniti rispetto ai saldi del 2021 e, soprattutto, a quelli del 2020 che non pativano gli effetti né del Covid né della guerra in Ucraina.
“Meno merce – avvisa Capitanio - corrisponderà anche a saldi con percentuali meno eclatanti, per cui sarà un po’più difficile trovare già nei primi giorni sconti del 50% e, in prospettiva, ben difficilmente arriveremo a proporre qualcosa in saldo a ridosso della chiusura del periodo che è fissato a fine agosto”.
Un po’ un “ritorno alle origini”, quando il saldo era poco più dello sconto abituale che il negoziante riservava al cliente affezionato e che giustifica l’etimologia della parola.
Infatti: perché le vendite di fine stagione si chiamano saldi?
“Questa parola – conclude il presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova - è entrata ormai nel gergo comune con una qualifica ben precisa, ma in realtà è strettamente connessa ad un lessico commerciale. Il termine "saldi" indica, infatti, la differenza tra le entrate e le uscite, nonché un “saldo” positivo o negativo; motivo per cui i saldi sono la merce che non è stata venduta in un negozio a fine stagione e la vendita stessa dell'invenduto”.
PADOVA 23 GIUGNO 2022