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NUOVO SEQUESTRO AL CENTRO INGROSSO CINA

IL NUOVO SEQUESTRO AL CENTRO INGROSSO CINA.
BERTIN (ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “SISTEMA CHE NON SEMBRA CONOSCERE LIMITI EPPURE I RISCHI PER LA SALUTE SONO ALTISSIMI”

Questa volta, ad essere stati sequestrati dalla Guardia di Finanza, sono borse, cinture e portafogli. E mica pochi: ben 16.450 articoli in pelle privi delle etichette o dei contrassegni con le indicazioni sulla composizione dei materiali. Dove?
“Ovviamente al Centro Ingrosso Cina – commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin – e, anche questa volta, temo che l’attività investigativa della Guardia di Finanza, pur lodevole e necessaria, non riesca a scardinare un sistema (perché di questo si tratta) che sembra non avere limiti”.

In effetti, come hanno documentato recentemente Milena Gabanelli e Simona Ravizza su Data Room, di tutti i prodotti falsi, pericolosi o vietati che entrano nel nostro Paese, la metà proviene della Repubblica Popolare Cinese: ben 79 milioni di pezzi!
“In questi anni – continua Bertin – la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane hanno sequestrato di tutto, soprattutto articoli contraffatti. Si va dai giocattoli alle carte da gioco, dagli articoli per le feste alle automobiline, dalle bambole ai peluche. E poi borse, occhiali da sole, bigiotteria, orologi, calzature, abbigliamento e cellulari”.

Il problema vero, al di là degli aspetti economici, di certo non trascurabili, è legato però alla salute. Tralasciando farmaci non ammessi (soprattutto per la disfunzione erettile) e sigarette di contrabbando, sono i giocattoli che destano preoccupazione.
“Nei quasi 600mila giocattoli pericolosi sequestrati negli ultimi tre anni – continua Bertin citando sempre la ricerca di Gabanelli – Ravizza – è stata riscontrata la presenza di ftalati (che creano lesioni al fegato e ai reni), di cromo (tossico se ingerito e irritante per la pelle), di cadmio (dannoso per i reni e causa di diarrea e vomito) e di antimonio (che può provocare un avvelenamento simile all’arsenico)”.
Basterebbe questo per mettere tutti sull’avviso.

“Purtroppo – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio – spesso non si dà ascolto alla prima regola del buon senso. Un prezzo troppo basso ha, quasi sempre, una motivazione: c’è dietro la fregatura!”

PADOVA 23 AGOSTO 2022