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DONNE D'IMPRESA E GLI INVESTIMENTI IN SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DONNA PUO’ FARE LA DIFFERENZA?

INTANTO LA FANNO LE DONNE D’IMPRESA, SOPRATTUTTO IN MATERIA DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE: IL 47% PREVEDE DI FARE INVESTIMENTI GREEN NEL TRIENNIO 2022-2024.

LA PRESIDENTE DI TERZIARIO DONNA ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA, ELENA MORELLO: “MA LE RISORSE FINANZIARIE RESTANO INSUFFICIENTI PER UN’IMPRESA FEMMINILE SU TRE CONTRO UNA SU CINQUE MASCHILE”

Un Presidente del Consiglio donna può fare la differenza?

“Indipendentemente dal giudizio politico che non potrà che essere espresso se non in presenza dell’azione di governo, è nelle cose che Giorgia Meloni porterà quella sensibilità femminile che, talvolta, può fare la differenza”.

Elena Morello, la neopresidente di Terziario Donna Ascom Confcommercio Padova (l’elezione è avvenuta una decina di giorni fa) parte dai dati presentati nei giorni scorsi dalla presidente nazionale Anna Lapini a Bari nell’ambito dell’incontro “Imprese femminili e sostenibilità” organizzato da Terziario Donna Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne” per avvalorare il proprio auspicio.

“Nove imprese femminili su dieci – riferisce Morello - ritengono importante adottare misure green per ragioni di sostenibilità ambientale e il 47% prevede di fare investimenti orientati a ridurre gli impatti dell’impresa sull’ambiente per il triennio 2022-2024. Questa attenzione alla sostenibilità ambientale da parte delle imprese “in rosa” si è accentuata dopo la crisi pandemica e si incrementerà anche alla luce della crisi generata dal conflitto Russia-Ucraina, soprattutto in relazione ai temi dell’autonomia energetica”.

La ricerca ha rivelato anche che le imprese green sono più competitive: infatti, tra le imprese femminili che hanno effettuato investimenti in sostenibilità ambientale, il 45% ha dichiarato di prevedere un incremento di fatturato nel 2022 rispetto all’anno scorso, il 22% prevede di incrementare il numero dei propri occupati, il 14% prevede un ritorno ai livelli produttivi pre-Covid.

“Questo non significa – continua la presidente di Terziario Donna Ascom Confcommercio Padova – che il percorso sia in discesa e che il confronto coi colleghi maschi non presenti un gap da colmare. L’insufficienza di risorse finanziarie viene segnalato da più di un’impresa femminile su tre (34%) a fronte di un’impresa maschile su cinque (20%); la mancanza di cultura green è segnalata dal 21% delle imprese femminile ma riguarda il 28% delle imprese maschili; la scarsa conoscenza delle agevolazioni pubbliche e la difficoltà di ottenerle interessa il 17% di quelle femminili e il 22% delle maschili”.

La considerazione finale di Elena Morello è che "anche quando si parla di sostenibilità, le donne, le imprenditrici, dimostrano di avere un approccio diverso, più rivolto al futuro e non ci può essere sostenibilità ambientale senza sostenibilità sociale ed economica, e viceversa. Purtroppo le condizioni di partenza sono decisamente penalizzanti a cominciare dall’insufficienza di risorse finanziarie che si traduce in una difficoltà verso la transizione ecologica di un’impresa femminile su tre, a fronte di un’impresa maschile su cinque".

Tema, questo delle risorse finanziarie, tra i principali all’attenzione del nuovo consiglio di Terziario Donna Ascom Confcommercio Padova che è composto, oltre che dalla presidente Elena Morello, anche da Marta Coltro, Anna D’Amico, Beatrice Finizia, Monica Gilli (vicepresidente), Caterina Tiso ed Eleonora Zerbetto.

PADOVA 25 OTTOBRE 2022