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IL CALDO D’AUTUNNO MANDA IN CRISI I NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO

CAPITANIO (PRESIDENTE FEDERMODA ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “ALTRA MAZZATA: COSI’ ABBIAMO SCAFFALI PIENI E CRISI DI LIQUIDITA’”

Non solo il fastidio delle zanzare: l’autunno caldo del 2022, se da un lato abbasserà il costo delle bollette del gas, dall’altro sta mettendo in seria difficoltà i negozi di abbigliamento che si ritrovano con gli scaffali pieni.

“E non potrebbe essere altrimenti – riferisce Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova e vicepresidente nazionale di categoria – visto che all’ormai consolidata prassi del “compro ciò che mi serve”, si è aggiunto anche il freno causato da un’estate che non vuole andarsene”.

In effetti risulta alquanto difficile avvicinarsi ad un caldo capo invernale quando si passeggia ancora in t-shirt a maniche corte.

“Purtroppo – continua Capitanio – i tempi degli acquisti fatti “in previsione” di una stagione che prima o poi virerà verso il freddo, non esistono più. Oggi si compra lo stretto necessario e, visti gli stipendi tagliati di brutto dal caro bollette e dall’inflazione, più di una famiglia non compra affatto”.

Il risultato è che i negozi, già alle prese (come più volte sottolineato in queste settimane dal presidente provinciale dell’Ascom Patrizio Bertin) con costi fissi mai visti, hanno anche grosse difficoltà in termini di liquidità.

A questo punto, seppur con scarse possibilità, si spera in Giove Pluvio.

“Un po’ di sana pioggia autunnale – conclude Capitanio – aiuterebbe non solo l’agricoltura ma anche il nostro settore che rischia di essere uno di quelli maggiormente indiziati di andare ad ingrossare le fila di quei 120mila negozi, in Italia, a forte possibilità di scomparsa”.

Padova 27 ottobre 2022