PANIFICATORI A ROMA PER LA DIFESA DELLE IMPRESE, DELLE FAMIGLIE DI CHI NEI PANIFICI CI LAVORA MA ANCHE DEI CONSUMATORI AI QUALI SI VUOLE GARANTIRE IL PANE FRESCO QUOTIDIANO.
QUARTESAN (ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “QUALCOSA IL GOVERNO DEVE FARE SUBITO, MA IN PROSPETTIVA SERVE CHE PENSI A DEFALCARE DAL REDDITO GLI INVESTIMENTI IN NUOVI IMPIANTI A BASSO CONSUMO ENERGETICO”
Da Padova saranno una sessantina, “perché la situazione è grave e richiede di essere portata a conoscenza di chi ci governa”. Così domenica 27 novembre in tanti partiranno dalla città del Santo per raggiungere Roma dove, al Centro Congressi Cavour nell’omonima via vicina alla stazione Termini, si svolgerà la manifestazione dei panificatori della Fippa, la Federazione dei Panificatori, Pasticcieri e Affini.
Non una manifestazione di piazza “perché non serve”, ma un confronto col governo che avvii un percorso che porti però a risultati concreti.
“Ma soprattutto – ci tiene a sottolineare Carlo Quartesan, presidente dei panificatori dell’Ascom Confcommercio che guiderà la trasferta dei padovani – sarà una manifestazione nazionale dei fornai italiani perché i nostri clienti devono sapere che stiamo combattendo non solo per le nostre aziende, le nostre famiglie e quelle dei nostri collaboratori ma anche per i consumatori ai quali vogliamo continuare a garantire il pane fresco quotidiano”.
Il quadro di riferimento è a dir poco drammatico.
“Il caro energia – spiega Quartesan – sta letteralmente mettendo in ginocchio le nostre imprese. Abbiamo costi che sono aumentati a dismisura senza per questo che, in queste settimane, si sia potuto trasferire in toto l’aumento sul prodotto. E’ vero: il prezzo del pane è stato ritoccato, seppur in misura minima, ma bisogna pur sempre sottolineare che, mediamente, il costo dei due panini che compra una famiglia giornalmente restano sempre nell’ordine di pochi centesimi di aumento”.
Purtroppo, interventi miracolosi, coi chiari di luna del bilancio dello Stato, non se ne intravvedono, per cui vale la pena di ragionare in prospettiva.
“Intendiamoci: la manifestazione romana – continua il presidente dei panificatori dell’Ascom Confcommercio di Padova – ha ovviamente l’obiettivo di attirare l’attenzione su un mondo che rischia di essere travolto dallo tsunami di un caro energia e di un’inflazione con i quali non ci eravamo mai confrontati. Questo significa che qualcosa il governo, nell’immediato, dovrà pur fare, magari anche solo prevedendo una moratoria su fisco e banche. Poi però noi chiederemo che, proprio perché settore “energivoro”, si permetta alle nostre imprese di attrezzarsi, ad esempio, con forni ed impastatrici a più basso consumo, prevedendo che il costo sia totalmente defalcato dal reddito d’impresa. Sarebbe una buona pratica non solo sotto il profilo economico, non solo per il mantenimento di un settore che significa molto per la storia dell’umanità e del nostro Paese, ma anche per dare un segnale a tutela di quell’ambiente che, lo si sta dicendo in questi giorni a Sharm El Sheikh, rischia un disastro annunciato in assenza di importanti correttivi”.
PADOVA 8 NOVEMBRE 2022