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GLI AFFITTI DEI NEGOZI POTREBBERO AUMENTARE DELL’8,625%

BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO): “SITUAZONE CHE RISCHIA DI SFUGGIRE DI MANO. SERVE LA MORATORIA”

Resta stabile all’11,5% rispetto ad ottobre la variazione annuale (novembre 2022 su novembre 2021) dell’indice dei prezzi al consumo comunicato dall’Istat e necessario per l’aggiornamento del canone di locazione degli immobili ad uso non abitativo. Indice che, parametrato al 75% così come previsto dalle leggi del 1978 e del 1997, fa sì che i contratti di locazione potrebbero subire un aumento dell’8,625%.
“La situazione rischia di sfuggire di mano – commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – perché il valore del canone di locazione è quello che potremmo definire il costo fisso per eccellenza dei negozi in affitto che, si badi bene, sono la stragrande maggioranza di quelli in esercizio. Modificarlo in questo momento può significare mettere al tappeto anche quegli esercizi che, con enormi sacrifici, hanno cercato di contenere al massimo, ad esempio, il costo dell’energia”.
Da qui il rinnovato appello del presidente Bertin per una moratoria che blocchi gli adeguamenti dei canoni di locazione per immobili commerciali.
“Si tratterebbe – ribadisce – di muoversi sulla stessa linea adottata da altri Paesi quali Spagna, Francia e Germania. Voglio sperare che un provvedimento di così significativa portata trovi spazio in un prossimo Consiglio dei Ministri”.

PADOVA 3 GENNAIO 2023