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DONNE D’IMPRESA SEMPRE PIU’ DIGITALI


MORELLO (PRESIDENTE TERZIARIO DONNA CONFCOMMERCIO ASCOM PADOVA): “MA LA PANDEMIA HA RALLENTATO LO SLANCIO DELLE IMPRENDITRICI “

Digitalizzate e connesse con il futuro, ma forse non ancora abbastanza.
Già, perché la crisi da Covid-19 non ha fatto altro che rallentare una propensione che sembrava, almeno fino a quel momento, assodata.
Lo sottolinea un'indagine, realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tritacarne, sulla digitalizzazione delle imprese femminili e presentata nei giorni scorsi da Terziario Donna di Confcommercio.
“Sono dati che vanno contestualizzati – commenta Elena Morello, presidente di Terziario Donna Confcommercio Ascom Padova – perché se è vero che la  crisi da Covid-19 ha accelerato il processo di digitalizzazione delle imprese femminili, è anche vero che nel triennio 2017-2019, le imprese femminili operanti nel terziario che hanno investito nel digitale sono l’8,5% (percentuale simile nelle imprese maschili), ma salgono al 13,7% nel periodo del Covid-19 (contro il 14% di quelle maschili) per poi diminuire leggermente al 13% nel triennio 2022-24 (contro il 18,3% di maschili). Resta però il fatto che c’è anche chi rimarrà al palo: il 48% delle imprese non investirà nel 2022-24 né in tecnologie digitali né in sostenibilità ambientale e questo è un aspetto da non sottovalutare”.
Che l’adozione di nuovi strumenti digitali comporti spesso la necessità di avviare specifiche iniziative di formazione all’interno dell’impresa non è un segreto per nessuno. Infatti l’acquisizione di competenze digitali può riguardare la figura dell’imprenditore/imprenditrice (poco meno del 50% sia nelle imprese femminili che in quelle maschili) oppure i dipendenti rispetto ai quali le percentuali scendono considerevolmente (rispettivamente al 12,4% e al 14,2%).
“La ricerca – continua Morello – dice che circa un’imprenditrice su tre punterebbe alla formazione intesa sia come curriculum scolastico/universitario che come competenza in materia di green e digitale da sviluppare in ambito aziendale, anche se servirebbero condizioni di contesto migliori. Infatti, anche nel digitale esiste un gender gap che può essere colmato con la formazione, i finanziamenti, la semplificazione e il superamento di stereotipi di difficile abolizione. L’accesso al credito, tanto per citare un esempio, rimane una delle principali problematiche da risolvere (nel 31,8% dei casi) e questo, pur rappresentando un problema sia per le imprenditrici che per gli imprenditori, sconta ancora una certa “resistenza di genere” che in Confcommercio Ascom Padova, grazie agli interventi del confidi regionale Fidi Impresa & Turismo Veneto, cerchiamo di superare”.
“L’obiettivo che Terziario Donna di Confcommercio Ascom Padova è impegnata a perseguire – conclude Morello è supportare le imprenditrici nel cammino della transizione digitale, fornendo loro, attraverso la varietà e la qualità dei nostri servizi tra cui la formazione stessa, soluzioni mirate e di lungo periodo”.

PADOVA 2 MARZO 2023