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VIA AI LAVORI DEL SIR3. LE RICHIESTE DELL'ASCOM CONFCOMMERCIO

BERTIN (CONFCOMMERCIO ASCOM PADOVA): “TUTELARE LE ATTIVITA’ CON SGRAVI FISCALI E CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE PERDITE DI FATTURATO”

Per l’assessore Andrea Ragona i lavori del tram, alias SIR3, partiranno da Voltabarozzo entro fine marzo ma per l’associazione “No Rotaie” non c’è chiarezza né sui tempi né, soprattutto, sulle azioni.
All’Ascom Confcommercio non entrano nel merito del contrasto ma approfittano dell’ennesimo scontro per ricordare, se mai ce ne fosse il bisogno, il proprio punto di vista.
“L’amministrazione – commenta il presidente Patrizio Bertin – ha fatto le sue scelte. A noi, adesso, ciò che interessa sono le certezze sui tempi e sulle modalità di avanzamento dei lavori”.
E allora ecco le richieste.
“Si dovrà procedere – spiega l’associazione di piazza Bardella - con un’analisi dettagliata, cantiere per cantiere, con l’obiettivo di non penalizzare le attività che operano in quel contesto e con una compensazione dei parcheggi che, giocoforza, verranno sottratti dai lavori. Una particolare attenzione dovrà poi essere riservata alla viabilità provvisoria in modo che siano comunque raggiungibili i negozi e i servizi”.
Di sicuro non dovranno essere ripetuti gli errori della prima  (e finora unica) linea del tram.
“Il nostro obiettivo – sottolinea Bertin – è quello di assicurare alle imprese del terziario che si affacciano lungo il percorso operatività, fatturato e livelli occupazionali”.
L’esperienza pregressa, purtroppo, non depone a favore.
“Ci è stato assicurato – riprende il presidente di Confcommercio Ascom Padova – che i lavori non avranno né la complessità né, soprattutto, la lunghezza temporale dei cantieri della precedente esperienza. E’ un impegno che deve tradursi in una sorta di “patto” con l’amministrazione per cui, oltre a garantire che le imprese interessate possano essere messe nella condizione di continuare a svolgere la propria attività al meglio, siano anche sostenute adeguatamente”.
D’accordo. Ma come?
All’Ascom Confcommercio hanno idee chiare in proposito.
“In primo luogo – rivela Bertin – chiediamo una fiscalità di vantaggio con misure che non siano pannicelli caldi, ovvero che siano consistenti e prolungate nel tempo oltre la durata del cantiere per consentire una piena compensazione di ciò che, inevitabilmente, andrà perduto. In secondo luogo dovranno essere previsti contributi a fondo perduto per sostenere le spese correnti, affitti in primis ma non solo. Infine un intervento di “ristoro” andrà previsto in favore delle imprese che avranno un calo del fatturato. In questo senso il Covid ci ha insegnato che se c’è la volontà politica si possono salvare sia le imprese che i livelli occupazionali”.
Fin qui le richieste. Che non inficiano minimamente le riserve che Confcommercio Ascom Padova ha espresso su taluni aspetti critici dell’infrastruttura, a cominciare proprio dalle difficoltà che andranno ad incontrare le attività di un quartiere come Voltabarozzo che nei negozi di vicinato fonda il suo stesso essere comunità.

PADOVA 10 MARZO 2023