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GARANTE DELLA CONCORRENZA CONTRO SHEIN PER AFFERMAZIONI AMBIENTALI INGANNEVOLI


Riccardo Capitanio (Federmoda Confcommercio Veneto e Ascom Padova): "Non mi faccio illusioni, ma finalmente si guarda dentro al fenomeno"

"Finalmente si guarda dentro al fenomeno!"
Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Confcommercio Veneto e Ascom Padova, ha accolto con comprensibile soddisfazione la notizia dell’avvio di un’istruttoria dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Infinite Styles Services CO. Limited con sede a Dublino, che gestisce il sito web italiano di Shein, per le possibili affermazioni ambientali ingannevoli contenute sul sito shein.com.

"Non mi faccio soverchie illusioni - commenta Capitanio - perchè prevedo iter lunghi ed esiti incerti e non so nemmeno se potranno avere successo le iniziative delle organizzazioni dei consumatori per ottenere dei rimborsi, però sono d'accordo col nostro presidente nazionale, Giulio Felloni, quando afferma che, a differenza di certi produttori, Federmoda pone al tema della sostenibilità una tripla E: Economica, Ecologica ed Etica-sociale".
Sull'attività di Shein (ma anche di Temu), colossi cinesi del fashion online, Capitanio è intervenuto più volte mettendo in guardia su cosa si cela dietro prezzi eccessivamente bassi.
"I consumatori - continua il presidente regionale e provinciale di Federmoda Confcommercio - devono sapere che certe produzioni sono realizzate con materiali molto spesso dannosi per la salute, in dispregio totale dei diritti dei lavoratori, con una ricaduta ambientale di proporzioni inimmaginabili che, come sembra, vengono sottaciuti. Al danno poi si aggiunge la beffa della soglia limite di 150 euro per cui le merci in questione entrano nel territorio doganale dell'Unione Europea senza pagare alcunché".

L'esatto contrario di ciò che, non senza fatica, i negozi mettono in vendita garantendo la qualità della filiera sia in ordine alle materie prime utilizzate che all'adozione del contratto collettivo di lavoro nazionale che, infine, all'attenzione per l'ambiente.

"Nei nostri negozi - evidenzia Capitanio - i consumatori trovano servizi di qualità e professionalità. Fattori apprezzati ma che comunque faticano a contrastare la concorrenza di quei colossi del web che, pur operando sullo stesso mercato, non seguono le stesse regole".

Il risultato è che i negozi chiudono con effetti devastanti non solo sul retail in quanto tale, ma anche sulla qualità della vita nelle nostre città. 

"Un negozio che chiude, le luci di una vetrina che si spengono - sottolinea Capitanio - sono campanelli d'allarme per l'intera comunità perchè sono l'anticamera del degrado. Un problema che riguarda l'intero comparto del commercio di vicinato, ma con un'accezione particolare per il settore della moda che, come noto, è sempre stato caratterizzato da numeri importanti".

"Il commercio della moda - conclude il presidente - ha bisogno di interventi urgenti e, soprattutto, ha bisogno che, una volta per tutte, il principio "stesso mercato, stesse regole", trovi piena applicazione".

PADOVA 26 SETTEMBRE 2024