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IL MERCATO DI PRATO DELLA VALLE SCELTO DA CONFCOMMERCIO NAZIONALE PER UN FILMATO PER GLI 80 ANNI DELLA CONFEDERAZIONE

Telecamere puntate sull’attività di Laerte Maniero e Nadia Squizzato, giovani titolari di “Voglia di cotone”
Il presidente degli Ambulanti della FIVA Ascom Confcommercio, Ilario Sattin: “Premiato il mercato del Prato, premiata Padova”

Che fosse un luogo “iconico” (come si dice adesso) Prato della Valle lo fu fin dall’inizio. Come fu chiara fin dall’inizio la sua vocazione commerciale: 54 dovevano essere le botteghe che, nel progetto originale, ne seguivano la forma ellittica.
A distanza di poco meno di 250 anni dalla felice intuizione di Andrea Memmo, il Prato della Valle è ancora oggi un luogo dove, ogni sabato, circa 167 banchi danno vita a uno dei mercati ambulanti più importanti del Veneto. Tanto importante che Confcommercio nazionale, per celebrare gli 80 anni dell’organizzazione guidata da Carlo Sangalli, ha scelto il mercato di Prato della Valle per “raccontare” in un video visibile su YouTube (CLICCA QUI) il lavoro degli ambulanti italiani.
Protagonisti del filmato che, alla fine è anche un inno alla bellezza di Padova, sono Laerte Maniero e Nadia Squizzato, marito e moglie, titolari della “Voglia di Cotone”, un’impresa che commercializza prodotti tessili e che, per l’appunto, ogni sabato apre il banco in Prato della Valle.

“Devo dire che da un certo punto di vista sono stato sorpreso quando dalla sede romana di Confcommercio mi hanno chiamato per comunicarmi che sarebbe arrivata la troupe per effettuare le riprese – ammette Ilario Sattin, presidente degli ambulanti della Fiva Ascom Confommercio di Padova, anche lui col banco in Prato al sabato e che nel filmato compare in un cameo – ma poi mi è sembrata una scelta naturale vista la nomea del nostro mercato e, ovviamente, anche la bellezza della città”.

Nel filmato Laerte e Nadia raccontano di come hanno intrapreso l’attività (lei, dapprima impiegata, è diventata ambulante “per amore” dopo il matrimonio), di quali siano le difficoltà ma soprattutto le loro soddisfazioni.
“Purtroppo – continua Sattin – il commercio ambulante non vive un momento felicissimo. La contrazione dei consumi dovuta in massima parte all’impossibilità delle famiglie di disporre di risorse dopo che salari e stipendi se ne sono andati in spese fisse (bollette, affitti, benzina, ecc.), condiziona pesantemente un po’ tutto il commercio di vicinato e soprattutto il nostro settore”.

“Vedere però – conclude Sattin – che giovani capaci credono nel loro lavoro, ci investono e ne ricavano soddisfazione, induce all’ottimismo. Certo: magari una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni municipali del territorio non guasterebbe, così come sarebbe molto importante che i mercati venissero valorizzati. In fin dei conti fanno pur sempre parte della nostra tradizione che è anche cultura”.

PADOVA 8 AGOSTO 2025