Silvia Dell’Uomo (presidente Fimaa Confcommercio Ascom Padova): “Idea ambiziosa, ma il rischio è quello di non poter più vendere il proprio immobile, se non svendendolo”
Quasi 116 mila gli alloggi a Padova
Chissà, forse nemmeno Besoz, o Musk, o Zuckerberg, hanno idea di cosa significhino 1.250 miliardi di euro! O forse sì, ma comunque non sono loro quelli che dovranno sborsarli, ma i proprietari italiani di immobili chiamati a far fronte alla direttiva dell’Unione Europea (che l’Italia dovrà rendere operativa entro il prossimo maggio pena sanzioni) e che vuole case e condomini green entro il 2030. Col costo di cui sopra.
“Lo dico: per il mercato immobiliare sarà una tragedia!”
Silvia Dell’Uomo, presidente degli agenti immobiliari della Fimaa Confcommercio Ascom Padova, non va tanto per il sottile. D’altra parte i numeri sono numeri e non raccontano niente di buono.
“A Padova ci sono circa 116 mila alloggi ma in Italia – riferisce Dell’Uomo – sono 5 milioni i condomini, la maggior parte costruita nel secolo scorso. Poi ci sono 20 milioni di abitazioni realizzate tra il 1961 e il 2000 e che sono circa i due terzi del totale. Ma abbiamo anche 3,3 milioni di case che hanno più di 100 anni e un 10%, pari a circa 4 milioni, sono quelle edificate in questo secolo per cui, almeno in linea teorica, quelle che dovrebbero avere meno problemi”.
Evidentemente un’enormità.
“Infatti – continua Dell’Uomo – i 1.250 miliardi di euro in 7 anni si riferiscono alla necessità di ridurre il consumo medio di energia del 16% entro il 2030 e dovrebbero essere coinvolti il 15% degli immobili rientranti nelle classi F e G. Fatta dunque la tara dovremmo essere nell’ordine di 500mila edifici pubblici e 5 milioni di edifici privati. Secondo voi, sarà mai possibile arrivare a quell’obiettivo?”
La direttiva europea chiede che si abbassino le classi energetiche di due gradi, il che significa che i condomini saranno chiamati a sborsare almeno 40mila euro.
“La prospettiva – mette in guardia la presidente della Fimaa Confcommercio Ascom – è quella che sarà quasi impossibile vendere il proprio immobile a meno che non si decida di svenderlo. Una mazzata per le famiglie”.
“Sento dire – riflette ancora Dell’Uomo - che bisognerebbe pensare ad uno strumento legislativo teso a sostituire i vecchi edifici con nuove costruzioni che costano meno. Un’idea ambiziosa. Ma come facciamo? Abbattiamo il vecchio per fare il nuovo? Perché se pensiamo al nuovo in aree nuove non è che il consumo di suolo si sposi molto con la politica green”.
Portare l’efficientamento significa pertanto confrontarsi con una sfida tecnica e anche organizzativa.
“Se penso al superbonus come ad un metro di paragone– conclude Dell’Uomo – non propendo per l’ottimismo. I prezzi dei materiali sono andati alle stelle e il bilancio dello Stato ne sta pagando le conseguenze. Forse servirebbe un intervento sul tipo del PNRR”.
PADOVA 17 OTTOBRE 2025