PREZZI STABILI PER I FIORI PER LA RICORRENZA DEI DEFUNTI.
VAROTTO (PRESIDENTE FIORISTI ASCOM): "IL CALDO DI QUESTI GIORNI HA PENALIZZATO LE VENDITE"
C’è sempre un meteo di troppo a condizionare le vendite di fiori per la ricorrenza dei defunti.
“Quest’anno le temperature da primavera inoltrata di questo fine ottobre – spiega Pierpaolo Varotto, presidente dei fioristi dell’Ascom Confcommercio di Padova – stanno frenando le vendite: la gente teme che il caldo faccia appassire rapidamente i fiori, soprattutto recisi, e così anche chi era abituato a curare le tombe dei propri cari con un minimo di anticipo, quest’anno sta rimanendo alla finestra”.
Ma se il meteo è uguale in città e in provincia, non così appare il mercato preso nel suo complesso.
Infatti, per una città che ha un po’ assorbito, seppur non eliminato completamente, le questioni che hanno tenuto banco negli anni scorsi (abusivismo, concorrenza spietata della grande distribuzione, concessioni provvisorie in prossimità dei cimiteri) e che dunque, di fatto, conferma una contrazione del mercato che colpisce anche le fiorerie, c’è una provincia che mantiene mediamente livelli più alti di acquisto, conseguenza diretta di una maggiore propensione alla cura delle tombe dei propri cari.
“Per i colleghi in provincia – continua Varotto – questo è tradizionalmente un momento importante, pari se non superiore al Natale, per cui è forte la speranza che il meteo non continui a giocare contro”.
E i prezzi?
“Sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno – conclude Varotto – mentre per ciò che riguarda le preferenze non vi è dubbio che il fiore più venduto del periodo resti il “classico” crisantemo uniflora, ma sempre più richiesto è il crisantemo multifiori, la cui domanda è superiore alla produzione. Inoltre, fra le nuove tendenze, sembrano affermarsi i crisantemi di minori dimensioni rispetto al passato, in linea con le “esigenze” dei cimiteri (spazi ristretti a disposizione per le maggiori tumulazioni e minori sepolture a terra)”.
Padova 31 ottobre 2019