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ANTONIO BELLUCO NEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FIGISC - FEDERAZIONE BENZINAI CONFCOMMERCIO

Intanto, dal 1° agosto, l’obbligo (contestatissimo dalla categoria) del cartello alla pompa coi prezzi medi: “Non un grande favore ai consumatori!”

Il presidente dei benzinai dell’Ascom Confcommercio di Padova, Antonio Belluco, è stato eletto nel consiglio nazionale della Figisc, l’organizzazione dei gestori degli impianti carburanti aderente a Confcommercio che ha confermato alla presidenza Bruno Bearzi, rieletto all’unanimità per il quadriennio 2023-2027.
Una rielezione avvenuta proprio qualche giorno prima dell’entrata in vigore della norma che impone l’obbligo di esposizione presso i punti vendita carburanti del cartellodei prezzi medi regionali, prevista a partire dal 1° agosto 2023.  
Una norma contestatissima dalla categoria, emanata nei giorni caldi dello scontro col governo sul tema dei rincari causa accise e rimasta in piedi più perchè provvedimento “di bandiera” che non come strumento efficace in favore dei consumatori.
“Mancano ormai pochi giorni all’obbligo – commenta Belluco - anche se confidiamo molto sulla Magistratura Amministrativa che il prossimo 26 luglio dovrà pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva presentata con ricorso presso il TAR del Lazio. Se così non fosse ci troveremo a gestire ciò che gestibile non è”.
In effetti l’entrata in vigore dell’obbligo di esposizione del cartello dei prezzi medi regionali obbligherà i gestori alla comunicazione dei prezzi ad ogni variazione introducendo sanzioni pesantissime (fino alla chiusura dell’impianto) nel caso di ripetuta violazione degli obblighi di comunicazione ed esposizione dei cartelli contenenti il “prezzo medio” regionale (per la viabilità ordinaria) e nazionale (per la viabilità autostradale).
“In tempi di comunicazione istantanea online - commenta Belluco - l’idea di un cartello con i prezzi denuncia un appiattimento burocratico che non fa onore a chi l’ha proposto. Detto questo l’idea di dover aggiornare un cartello entro tempi molto stretti e persino nei giorni di riposo, è il classico “specchietto per le allodole” di nessun valore pratico e, per contro, di enorme disagio per gli operatori del settore già alle prese con una fase economica particolarmente critica”.
I dubbi, come si vede, sono tanti e le sanzioni, per certi versi, spropositate visto che si può arrivare anche alla chiusura dell’impianto.
“Se sommiamo difficoltà a sanzioni - conclude Belluco - arriviamo all’ipotesi, niente affatto peregrina, che i gestori possano decidere, nel giorno di riposo, di non tenere aperto neppure il self-service per non incorrere nella sanzione relativa al mancato aggiornamento del prezzo medio. Se mi è concesso: non mi pare che così si faccia l’interesse dei consumatori!”

PADOVA 19 LUGLIO 2023