Ghiraldo (Concessionari Auto Confcommercio Ascom Padova): “Da una settimana dicono che la pubblicazione sia imminente, ma nel frattempo più nessuno compra un’auto”
“In confronto il “mistero del mostro di Loch Ness” è una bazzecola”.
Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova, la prende volutamente con ironia “perché, diversamente, sarebbe giusto arrabbiarsi di brutto”.
La questione del decreto relativo alla rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, il cosiddetto Ecobonus, sta facendo passare notti insonni agli operatori del settore che da mesi ne stanno chiedendo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. E agli automobilisti che rimangono alla finestra.
“Dall’inizio di questa settimana - continua Ghiraldo - è tutto un rincorrersi di notizie di stampa di pubblicazione imminente del decreto che sbloccherebbe gli incentivi, notizie alle quali fa seguito il vuoto pneumatico dell’assenza di atti ufficiali al riguardo”.
Il risultato è che la prolungata attesa sta causando gravi conseguenze all’intera filiera automotive, e i ritardi accumulati nei quasi sei mesi trascorsi dall’annuncio della rimodulazione degli incentivi, di fatto ha bloccato il mercato.
"Le nostre rappresentanze nazionali - continua Ghiraldo - oltre che denunciare una flessione allarmante della domanda di nuove autovetture a zero o a bassissime emissioni, hanno più volte ribadito che tale insostenibile ritardo ha generato il blocco delle attività delle reti di distribuzione, delle agenzie di comunicazione, delle concessionarie di pubblicità, delle società finanziarie e delle imprese di autonoleggio".
Ghiraldo però si spinge oltre: “In futuro, le misure a sostegno del settore devono diventare strutturali perché altrimenti rischiamo che ogni attesa di incentivo si trasformi in un blocco delle vendite di auto nuove”.
“Magari - conclude il presidente dei concessionari auto di Confcommercio Ascom Padova - mentre dico queste cose il decreto viene pubblicato. Sarebbe un’ottima cosa, che non toglie nulla alla nostra insoddisfazione per un ritardo che non ha giustificazioni e che ha creato danni molto rilevanti”.
PADOVA 23 MAGGIO 2024