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ELEONORA DALLAN PRESIDENTE FIORISTI FEDERFIORI CONTRO PAOLO CREPET

La presidente dei Fioristi Federfiori Confcommercio Ascom Padova, Eleonora Dallan, contro Paolo Crepet che ha contestato l’atto di regalare fiori ai figli che hanno superato l’esame di maturità.
E se Crepet fosse disponibile per un  confronto?  “Non sarò certo io a tirarmi indietro”

E se Paolo Crepet fosse disponibile per un confronto?
“Non sarei certo io quella che si tirerebbe indietro”.
Eleonora Dallan è da qualche mese la battagliera presidente dei fioristi associati a Federfiori Confcommercio Ascom Padova. Per lei, “dirlo con un fiore” è importante quanto e forse più che dirlo a parole, ma talvolta le parole diventano importanti proprio per difendere i fiori come strumento di comunicazione non verbale ma non per questo meno efficace.
Un passo indietro: alla padovana presidente Dallan non è piaciuta la presa di posizione del padovano di fatto (peraltro notissimo) psichiatra Paolo Crepet che ha sostenuto che nel delicato rapporto tra genitori e figli, l'atto di portare dei fiori a suggello dell’esame di maturità non ci starebbe granchè. In fin dei conti, dice nella sostanza Crepet, “mica hanno vinto le Olimpiadi!  Anzi, sono comportamenti ridicoli che indeboliscono i ragazzi”.
“A parte il fatto che una tal presa di posizione sembra quasi un deliberato attacco alla nostra professione - puntualizza la presidente dei fioristi dell’Ascom Confcommercio di Padova - però perché stigmatizzare un comportamento che invece è una semplice espressione dell’amore che lega un genitore al figlio o alla figlia? Regalare fiori è una pratica costante della storia della specie umana: lo facevano già gli antichi Egizi e noi contemporanei ne abbiamo fatto un veicolo per comunicare gioie e dolori, successi e gratitudine e, soprattutto, amore”.
Dunque regalare un fiore non può essere “un comportamento ridicolo” anche perché i professionisti del settore ci mettono il quotidiano impegno personale e ridicolizzarlo forse ha un retrogusto che sa di mancanza di rispetto.
“Faccio un parallelo: quando si vuole festeggiare qualcosa - continua Dallan - è immancabile il brindisi: comunica felicità e convivialità in una condivisione di momenti unici ed importanti! Celebrare i successi e metterli in evidenza dà senso di appartenenza e la gioia del successo rafforza la coesione e la motivazione dei partecipanti, perché festeggiare un obiettivo raggiunto permette di svolgere operazioni di pubbliche relazioni, sentirsi parte di qualcosa e dei sentimenti di chi ci circonda”.
E allora: può un fiore entrare a gamba tesa nell’educazione genitoriale?
“Io credo proprio di no - conclude la presidente Dallan - e anzi mi piacerebbe che un atto semplice ma genuino com’è quello di offrire un fiore non finisse nel vortice denigratorio del brutto e inutile consumismo o, peggio, che i fiori siano dichiarati “non idonei” a trasmettere i valori importanti della vita tra i quali, credo, ci sia anche l’amore dei genitori per i figli e la condivisione dei loro successi”.
Se il prof. Crepet ha voglia di confrontarsi sul tema, all’Ascom Confcommercio ci sono disponibilità di spazi e tempi.

PADOVA 15 LUGLIO 2024