Si potrebbe trovare una soluzione se solo si concedessero agli agenti e rappresentanti di commercio maggiori deduzioni fiscali
Trevisan (Fnaarc Ascom Confcommercio Padova): “Siamo fermi al 1986, quando c’era la De Lorean di “Ritorno al futuro”
“Il mercato dell’auto è in crisi? Dateci la possibilità di adeguare il tetto della deducibilità e vedrete che gli agenti di commercio possono dare una mano ad invertire la tendenza”.
Carlo Trevisan, presidente degli agenti di commercio della Fnaarc Ascom Confcommercio di Padova, da anni insiste sull’inadeguatezza della deducibilità ai fini fiscali delle auto che, per i rappresentanti, sono sì mezzo di trasporto ma anche ufficio.
“Adesso - sottolinea - c’è anche la possibilità di venire incontro alle nostre richieste e dare una mano ad un settore particolarmente in sofferenza”.
Sono solo di qualche giorno fa i dati sulle immatricolazioni delle auto ad agosto: -13,4% il dato nazionale, -7,03 quello regionale veneto e -6,86 quello provinciale padovano, col corollario di preoccupazioni fatte proprie dal presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova, Massimo Ghiraldo, che aveva dichiarato come l’incertezza sul futuro fosse più forte “persino della possibilità di avere un’auto nuova ad un prezzo interessante”.
“Noi agenti - precisa Trevisan - siamo fra i maggiori clienti delle case automobilistiche perché l’auto, lo ribadisco, è il nostro ufficio, un bene strumentale primario. Chi dunque meglio di noi potrebbe sostenere un mercato in difficoltà come quello automobilistico, favorendo, peraltro, la transizione ecologica? Probabilmente nessuno. Solo che il problema è che noi siamo disincentivati negli acquisti perché abbiamo un tetto di deducibilità fiscale che risale al 1986, un’era geologica fa, quando c’era la De Lorean divenuta famosa per “Ritorno al futuro” e automobile dell’anno venne eletta la Ford Scorpio!”
Facile comprendere come i valori non siano più compatibili coi prezzi del mercato di oggi considerato che gli agenti e rappresentanti hanno la possibilità di scaricare l’80% di soli 25.822 euro.
“Sia chiaro – prosegue Trevisan – non chiediamo vantaggi, ma solo un adeguamento fiscale ai parametri attuali di mercato per permetterci di poter acquistare auto sempre più sicure e anche confortevoli, in linea con le lunghe percorrenze che gli agenti sostengono”.
L’agente e rappresentante di commercio percorre, con l’auto, mediamente, 60.000 km all’anno. Si tratta di vetture destinate ad un’usura molto rapida tanto che quasi sempre vanno cambiate prima dell’ammortamento.
“L’auspicio - conclude Trevisan - è che il governo, in sede di stesura della legge finanziaria, metta finalmente mano a quella che è, sostanzialmente, un’ingiustizia. Paradossalmente, le difficoltà di due comparti, auto e agenti, potrebbero servire, per noi, ad aggiornare una fiscalità obsoleta e, per il comparto dell’automotive, a realizzare immatricolazioni in più”.
Se pensiamo che solo nel padovano, gli agenti e rappresentanti sono circa 5mila …
PADOVA 9 SETTEMBRE 2024