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IL “MUST” PER IL PRANZO DI NATALE? IL CENTROTAVOLA “NATURAL”. IN FIORERIA STA AVENDO SEMPRE PIU’ SUCCESSO

FIORISTI

La presidente dei fioristi dell’Ascom Confcommercio, Eleonora Dallan: “Noi, l’ancora di salvezza dei “last minute”: un mazzo di fiori non sfigura mai”

Per il pranzo di Natale il “must” di quest’anno è il centrotavola floreale.
“La tradizione risale al ‘700 - ricorda Eleonora Dallan, presidente dei fioristi aderenti all’Ascom Confcommercio di Padova - ed è arrivata fino a noi grazie ai pranzi delle tavole più nobili. Da qualche anno a questa parte ha cominciato ad interessare anche un pubblico più vasto ma quest’anno sembra che la platea si stia allargando in maniera importante”.
A fare la parte del leone sono i centrotavola realizzati con i fiori di stagione, le pigne, il pungitopo, le protee,  le bacche, i fiori di cotone, diverse varietà di pino, l’elleboro (altrimenti conosciuto come “la rosa di Natale”), tutto comunque in versione “natural”.
“Nei nostri negozi stiamo riscontrando una buona richiesta - continua Dallan - suffragata anche dal fatto che il centrotavola è un “investimento” che va benissimo a Natale ma può essere riutilizzato anche in tutto il periodo delle feste e magari anche oltre”.
Qualcosa che, pertanto, va benissimo per chi sa programmare.
Ma la fioreria, soprattutto nel “last minute” della ricorrenza, diventa un’àncora di salvezza dalla quale non può prescindere chi, all’ultimo minuto, non saprebbe come fare diversamente per non sfigurare.
“Un fiore - conclude la presidente dei fioristi dell’Ascom Confcommercio - è sempre ben accetto e anche d’inverno, tulipani e rose mantengono sempre il loro appeal”.
Dunque: centrotavola per fare bella figura se si invita a pranzo qualcuno, familiari compresi; diversamente, mazzo di fiori se si è invitati da qualcuno e se, nonostante sapeste dell’invito da un mese, non avevate trovato nulla che meritasse di diventare un regalo.

PADOVA 21 DICEMBRE 2024