
Sattin (Ambulanti FIVA Ascom Confcommercio Padova): "Facciamo come Treviso: per ridare qualità si vietino i prodotti usati e la merce alla rinfusa"
"Introduciamo delle regole e rilanciamo il mercato del sabato in Prato della Valle".
Ilario Sattin, presidente degli ambulanti della Fiva Ascom Confcommercio di Padova, crede nel futuro di uno dei più antichi e conosciuti mercati non solo a livello territoriale.
"Se per i suoi 80 anni Confcommercio ha scelto Padova e il suo mercato di Prato della Valle per rappresentare il commercio ambulante in Italia, con un filmato che vede i coniugi Maniero, giovani imprenditori latori di un messaggio molto positivo, un motivo ci sarà - aggiunge Sattin - anche se è evidente che non ci si può cullare sugli allori. Ecco allora che, per ridare slancio al mercato, servono regole e siccome, come diceva Picasso, "i bravi artisti copiano", noi potremmo seguire il consiglio e copiare, ad esempio, quanto ha fatto Treviso"
E cosa ha fatto Treviso? L'amministrazione Conte, di concerto con le organizzazioni del settore, ha introdotto tutta una serie di norme che vanno dall'obbligo per i vincitori dei nuovi bandi ad esercitare per almeno un anno, al divieto di emissioni sonore e all'obbligo di tende e ombrelloni fatta eccezione per piante e fiori.
Ma a Sattin preme sottolineare altro: "Il nuovo regolamento trevigiano prevede che la merce sia esposta in modo ordinato coi prodotti tessili piegati o appesi e le calzature inscatolate o imbustate. E' poi vietata la vendita di prodotti usati, rigenerati o riqualificati e i generatori sono consentiti solo per la vendita di prodotti alimentari (se non c'è possibilità di allaccio alla rete elettrica). Se anche Padova optasse per soluzioni del tipo di quelle attivate a Treviso metteremo fine alla proliferazione di banchi dove la merce viene proposta alla rinfusa, senza indicazione di sorta sull'origine, se sia o meno usata, se sia stata in qualche modo modificata".
Il presidente degli ambulanti della Fiva Ascom Confcommercio ne è certo: "Fatti salvi i problemi connessi alle difficoltà di accesso, aggravati al momento da cantieri che spuntano in ogni dove e dalla cronica mancanza di parcheggi per cui anche chi volesse venire da fuori per acquistare al mercato vede vanificato il proprio intendimento dalla quasi impossibilità di trovare un posto auto, fatti salvi questi aspetti - dicevo - il mercato di Prato della Valle ha essenzialmente un problema di "qualità", un "plus" che, nel corso dei decenni, si era sempre ritagliato abbinandolo al concetto della "convenienza". Dobbiamo ritornare a questo connubio e per farlo servono regole. Se il Comune intende muoversi su questa strada sa benissimo che Ascom Confcommercio c'è".
PADOVA 19 SETTEMBRE 2025
