IL “SOMMERSO TURISTICO” PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO.
GLI ALBERGATORI DELL’ASCOM CHIEDONO AL QUESTORE MASSIMA ATTENZIONE
Lo sospettavano, ma non avevano le prove.
Ma adesso che il pm Roberti ha avviato un’indagine su alcuni Bed & Breakfast dell’Alta Padovana che, evitando di comunicare all’autorità di pubblica sicurezza i dati degli ospiti, offrivano copertura a bande di malviventi che razziavano il territorio, gli albergatori dell’Ascom hanno preso carta e penna ed hanno inviato una lettera al Questore Paolo Fassari.
Cosa chiedono gli albergatori dell’Ascom al nuovo inquilino di piazzetta Palatucci?
“Il fenomeno del “sommerso turistico” – scrive Monica Soranzo, la presidente di Federalberghi Ascom Padova Hotels – più volte denunciato dalla nostra associazione, ha da tempo raggiunto livelli di guardia con gravi ripercussioni sia sulla sicurezza della collettività, sia sotto il profilo dell’evasione fiscale che nei confronti delle imprese turistiche che gestiscono in modo corretto l’accoglienza”.
“Auspichiamo – continua la presidente degli albergatori dell’Ascom – che le indagini avviate dalla magistratura sul rispetto degli obblighi di comunicazione sia accompagnata da efficaci e opportune attività di controllo, desideriamo esprimere il vivo apprezzamento per la costante azione fin qui svolta, restando a disposizione per ogni forma di utile collaborazione”.
Sulla stessa lunga d’onda il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin.
“Come sempre noi siamo per il rispetto assoluto della legalità. Non siamo né contrari né spaventati di fronte all’innovazione ma chiediamo che le regole non siano un vincolo per gli onesti ed un vantaggio per i disonesti. Con un’aggravante per ciò che attiene alla ricettività. La mancata comunicazione delle presenze può essere, come abbiamo visto, un fenomeno che ne nasconde altri di ben più pericolosi: quello della malavita organizzata e anche quello del terrorismo. Per questo chiediamo di intervenire con la massima fermezza a tutela del lavoro di chi le regole le rispetta ma anche della tranquillità e dell’incolumità della nostra comunità”.
Padova 7 dicembre 2017